Lecco: tempo di lavori sui campi da calcio, erba sintetica anche a Germanedo grazie alla 'Rovinata'

Le strutture sportive - o meglio i campi da calcio - della città sono state oggetto dei lavori della commissione quarta di ieri sera durante la quale è intervenuto il sindaco Virginio Brivio che ha tenuto per sé la delega allo Sport dopo le dimissioni da assessore di Stefano Gheza. Il primo tema affrontato è stato quello della modifica parziale alla convenzione vigente tra il Comune di Lecco e la Parrocchia di Germanedo per la gestione del Centro che si trova nel rione.

La Polisportiva Rovinata, che amministra di fatto il campo da calcio, si è infatti offerta di trovare le risorse per promuovere il rifacimento dell'intero impianto con l'erba sintetica, iniziativa che la Parrocchia, titolare formale della convenzione, non sarebbe in grado di portare avanti. Per permettere che l'associazione si potesse prendere ufficialmente in carico la partita, gli uffici hanno dovuto procedere a variare la convenzione. "Questo è un passaggio sacrosanto, visto che ormai la Polisportiva ha preso la sua strada rispetto alla struttura parrocchiale ed è giusto che si assuma l'onere di un campo che utilizza" ha commentato il consigliere di Ncd Filippo Boscagli, mentre Dario Spreafico di Vivere Lecco ha sottolineato che in vista dell'apertura del "cantiere" bisognerebbe pensare di rivedere la destinazione della piccola area per lo sgambamento cani che c'è a fianco del campo da calcio e dell'ex cimitero che sta sopra.

Il campo di Germanedo in una foto d'archivio

"In realtà - ha risposto il sindaco - la società sportiva ha fatto presente un'atra esigenza: l'arretramento dei manufatti in cemento a ridosso del campo per render agibile la parte di fronte, non una richiesta di ampliamento in sé verso il cimitero. Il cimitero è stato già bonificato e svincolato dalla soprintendenza, il ragionamento su quell'area è da fare in relazione alla vita del quartiere in termini di posteggi o altre infrastrutture". In ogni caso adesso si dovrebbe procedere in primo luogo con i lavori sul campo che dovrebbero terminare già entro l'inizio del prossimo anno sportivo.  

Più impegnativo sarà invece l'intervento ad un altro campo da calcio, quello del Rigamonti-Ceppi. Anche in questo caso l'Amministrazione comunale è giunta ad un accordo con la società che in cambio dell'impegno a prendersi in carico alcuni interventi strutturali ha ottenuto un'importante modifica della convenzione ventennale. Convenzione in cui la "nuova Calcio Lecco" è subentrata in toto alla società fallita nel 2016 e che prevedeva, come ha spiegato Brivio, la presa in carico della manutenzione ordinaria e straordinaria da parte dell'ente gestore dello stadio e gli investimenti strutturali in capo al Comune. Per i primi tredici anni alla vecchia Calcio Lecco era stato "abbuonato" il canone annuale di 50mila euro in cambio dell'impegno della società a farsi carico di alcuni interventi. Meccanismo che si è deciso di reiterare anche per i prossimi dieci anni - la convenzione è stata infatti prorogata di due anni - a fronte della proposta dell'ente gestore di rifare il campo da calcio intervenendo sul sottofondo, realizzando il manto erboso sintetico con l'impianto di irrigazione, le porte e le panchine. "Il comune è andato incontro alla società solo per la quota lavori e non per le altre spese, l'accordo raggiunto, dal punto di vista economico, è favorevole per il Comune - ha spiegato l'architetto Gilardoni - L'amministrazione non si fa carico di procedure e spese tecniche ma avrà certificazioni e dichiarazioni come fosse un'opera pubblica. Ogni fase di lavorazione di questo tipo di intervento prevede infatti dei collaudi e delle certificazioni. In cambio dal 2020 al 2030 saranno esenti dal pagamento del canone".

Per stare in tema di "manutenzioni al Rigamonti-Ceppi" il consigliere di sinistra Alberto Anghileri ha chiesto al sindaco "se le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico della Calcio Lecco, i richiedenti asilo che stanno lavorando allo stadio stanno dando una mano al pubblico o al privato? Perché un conto è dedicare il proprio tempo alla collettività un altro ad una società privata, in questo caso dovrebbero essere pagati". "Non c'è un inadempimento a cui noi ci sostituiamo - ha precisato il primo cittadino - ma c'è un intervento aggiuntivo da parte di volontari, questo è il senso. C'è un colpo di mano per dare un decoro maggiore il cui beneficio andrà per un impianto che comunque è pubblico".

Si sta avvicinando anche la fase della progettazione definitiva delle opere di manutenzione al centro sportivo del Bione, a fare il punto ai commissari il responsabile dell'area 6 Davide Cereda. "Il progetto originario che ha avuto il parare favorevole del Coni e gli investimenti di Regione Lombardia era organizzato come un unico appalto con categorie diverse di lavori: le opere di fognatura stradale, gli interventi di natura edilizia, gli spogliatoi e il rifacimento del campo di calcio. I livelli di progettazione erano diversi: la fognatura è già alla fase esecutiva, quello sulla struttura sportiva è ancora da valutare, bisogna vedere su quale campo intervenire e se coinvolgere anche la pista di atletica. Nel mentre sono state fatte delle riunioni con le società sportive, abbiamo ascoltato le loro istanze e adesso abbiamo un polso della situazione diverso e si è deciso di procedere così. Dobbiamo scorporare la progettazione in due lotti: uno che potrebbe partire entro la fine dell'anno e riguarda la fognatura; un secondo lotto che riguarda la parte impiantistica del campo di calcio e la pista di atletica. Con ogni probabilità il campo da calcio da cui partiremo sarà il campo 1 con l'intervento sulla pista di atletica, e sugli spogliatoi. Ci stiamo spingendo oltre ipotizzando un ulteriore lotto di intervento che oggi non ha copertura a bilancio, per intervenire sul campo 4 sul campo 3".
M.V.
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