Bellano: vietati i matrimoni all'Orrido e in spiaggia, 'non idonei alla serietà dei riti'
L’Orrido di Bellano e la spiaggia libera di via Martiri della Libertà, nello stesso paese lariano, non potranno più fare da sfondo alle celebrazioni di matrimoni e unioni civili, almeno per ora. Lo ha stabilito una delibera di Giunta Comunale, seguita a un sopralluogo della Prefettura di Lecco al termine del quale è stato segnalato che le due aree in questione “non assicurano il rispetto delle necessarie condizioni di serietà e formalità che i riti richiedono”.

Uno scorcio dell'Orrido
Niente “sì”, dunque, pronunciati sulle sponde del lago, magari con il riverbero della luce sulle acque in un caldo pomeriggio d’estate, né tra le cascate e la vegetazione lussureggiante delle gole rocciose dell’Orrido in via XXV Aprile, uno dei luoghi naturali più suggestivi e caratteristici del ramo lecchese del Lario, dove è collocata anche una “misteriosa” struttura nota come “Cà del Diavol”: una volta ristrutturata, proprio quest’ultima potrà diventare sede dell’ufficio separato di Stato Civile per la celebrazione di matrimoni, andando ad affiancarsi a quelle del Palasole con il giardino attiguo, in località Puncia, e dell’ex Chiesa di San Nicolao, entrambe di proprietà comunale. Più “classiche”, queste due sono state infatti confermate come location idonee allo scambio delle promesse nuziali - come da deliberazione di Giunta del 22 marzo scorso - e potranno pertanto continuare a svolgere la loro lieta funzione.
