
Bruno Volpi
(Foto tratta dal blog La collina del barbagianni.com)
Ci sarà anche un mandellese tra le 14 personalità che la commissione consultiva del Comune di Milano per le onoranze al Famedio ha deciso di iscrivere al Pantheon di Milano, all'interno del Cimitero Monumentale. Si tratta di Bruno Volpi, un uomo dalla biografia straordinaria, scomparso poco più di un anno fa - il 16 settembre del 2017 - all’età di 80 anni. Bruno nasce da una famiglia di operai a Mandello nell’aprile del 1937: ultimo di sei fratelli, prende il posto del padre come operaio alla Moto Guzzi mentre frequenta la scuola serale per geometri. Quando conosce Enrica, la sua futura moglie, inizia con lei a fare progetti per il loro futuro, progetti che li portano ad incontrare un padre gesuita che a Lione coordina un centro di formazione per missionari laici. Il 12 gennaio 1963 Bruno ed Enrica si sposano e partono per prepararsi all’esperienza missionaria: saranno la prima coppia in Italia di volontari laici. La tappa successiva sarà il Rwanda: vi rimangono fino al 1971 e lì nascono i loro quattro figli, a cui si aggiunge una bambina che, rimasta orfana, decidono di adottare. Una volta rientrati in Italia, a Milano, Enrica e Bruno iniziano a lavorare per una organizzazione di volontariato, Cooperazione internazionale, e gestiscono una casa per formare giovani che si preparano a partire come avevano fatto loro. Nel 1978 nasce a Villapizzone a Milano una comunità familiare per accogliere chiunque ne avesse bisogno, creando così un luogo di incontro e di socializzazione fondato sulla porta aperta, l’accoglienza e la condivisione. Da questa esperienza nel 1988 sorge l’Associazione comunità e famiglia, un’organizzazione di volontariato per l’auto-promozione della famiglia e della persona, e dieci anni dopo la Fondazione I Care Ancora, alla quale aderiscono associazioni e cooperative impegnate in diverse attività sociali. Dal 1999 Bruno si trasferisce con la famiglia a Berzano di Tortona (AL), per dare vita ad un’altra comunità familiare, e nel giugno del 2003 fonda l’Associazione di Promozione Sociale Mondo di Comunità e Famiglia, che sul territorio nazionale accompagna e supporta le esperienze di più di 40 gruppi di condivisione, delle 35 comunità di famiglie e delle realtà lavorative e di volontariato che si ispirano all’originaria ed originale esperienza di Villapizzone. Questa, seppur per punti, la storia di quest’uomo che dovrebbe essere davvero un vanto per il paese che gli ha dato i natali e che dal prossimo 2 novembre sarà ricordato dal Comune di Milano come un “cittadino illustre”. Assieme a Volpi, al Pantheon del Cimitero monumentale verranno iscritti: la giornalista e scrittrice Alessandra Appiano, l’avvocato Tina Lagostena Bassi, l’artigiano Gianmaria Buccellati, il partigiano Raffaellino De Grada, l’artista Federica Galli, la cantante Lucia Mannucci, la parlamentare Graziella Mascia, l’imprenditore Gianmarco Moratti, il regista Ermanno Olmi, il giurista Guido Rossi, la giornalista Franca Sozzani, l'illustratrice, docente e partigiana Lica Steiner (nata Matilde Maria Covo) e il politico Egidio Sterpa.
M.V.