Lecco, scambio La Piccola/Scalo Maggianico: l'atto d'indirizzo spiegato in commissione
L'area della Piccola
Da un punto di vista operativo RFI acquisirà l’area dello scalo di Maggianico che attualmente ha in uso, pagandola in parte in contanti in parte con il proprio pezzo di proprietà dell’area La Piccola, a cui aggiungerà il versamento di 1.100.000 euro di indennizzo per l’utilizzo di fatto che negli ultimi dieci o dodici anni ha fatto in maniera significativa. Fatta questa operazione seguirà l’acquisizione da parte del Comune dell’area La Piccola, decurtata dalla fascia che lambisce i binari, liquidando 4.770.000 euro a Mercitalia logistic e 100.000 euro a Fs, che è proprietaria delle due casette che sono sul fondo di via Ghislanzoni. Il Comune, al netto della permuta, dovrà versare 482.000 euro a Mercitalia logistic e a FS e non dovrà più nient’altro, né in termini di spese notarili né di contenziosi con autorità o con il demanio. “L’operazione ha un tempo di concretizzazione fissato al più tardi nel mese di settembre 2019 - ha concluso Brivio - ma vogliamo tutti chiudere prima. È un risultato importante”.
Anche il dirigente Luca Gilardoni che sta seguendo la pratica è intervenuto: “Quando è stato firmato questo atto c’erano il Comune e lo Stato, adesso ci sono tre società pubbliche di diritto privato e abbiamo fatto molta fatica a far capire che l’unica stima valida per il Comune era quella dell’Agenzia delle entrate che ha stimato il valore dell’area di Maggianico 4milioni e 5.740.000 quello de La Piccola. A fronte di delta di 1.700.000 il Comune ne sborsa solo 480mila, come previsto dall’accordo quadro che sarà firmato dal Comune e dalle tre società”.
Molti i commenti dei consiglieri: “Si tratta di un’area strategica e importantissima della città e sono stati persi degli anni per l’inerzia di chi ha gestito e governato - ha detto la Dem Anna Sanseverino - è un risultato fondamentale del quale ringrazio sia il segretario generale sia Gilardoni”.
Anche Filippo Boscagli da Ncd ha ripreso il tema dell’inerzia “imputabile alla controparte con la quale è oggettivamente difficile dialogare. È un’area molto importante, punto nodale della divisione della città. Su quale sarà il suo utilizzo reale io auspico che non ci siano particolari entusiasmi di riqualificazione dell’area se non della parte al coperto, il tema deve essere prendere quell’area punto”.
Alberto Anghileri (sinistra) ha chiesto se l’Amministrazione è già in grado di garantire una data definitiva ai cittadini, mentre Appello per Lecco con Anna Riva ha ringraziato il dirigente “per il nuovo impulso dato che ha portato a questo risultato”.
Dallo stesso movimento politico è arrivata però una precisione: “Io ho seguito passo a passo la vicenda e chi l’ha gestita è stato il sindaco con il contributo di tutti i soggetti che lui ha saputo coinvolgere, lo dico per riportare a verità la situazione. Sono cambiate le cose con Gilardoni perché lui è dirigente di un settore unico, il Patrimonio, e questo ha fatto la differenza. Bisogna ringraziare tutti ma anche avere la coerenza e il rispetto del lavoro di sindaco Brivio” ha detto l’assessore Corrado Valsecchi con una insolita arringa nei confronti del borgomastro, il quale ha chiarito che “la data è quella del 30 settembre 2019, se concludiamo prima meglio, ma non ci saranno comunicazioni diverse. Sui progetti futuri il punto di partenza è la scheda dell’ambito del Pgt, sarà il consiglio a confermare o meno l’orientamento lì descritto, ma l’unico punto di riferimento resta il Pgt”.
M.V.