Rifiuti a Lecco: migliora la differenziata ma cresce la produzione. Le aree più 'critiche'
Si è riunita ieri sera la commissione consiliare quinta per il periodico riscontro sulla qualità del servizio di gestione integrata dei rifiuti affidato a Silea Spa, rappresentata in questa occasione dal presidente Mauro Colombo, dal direttore Marco Peverelli e da Beniamino Bianco.
Dopo l'introduzione del presidente della commissione - la Dem Elena Villa - ha preso la parola Colombo per illustrare alcuni dati generali sull'andamento della raccolta differenziata del Comune di Lecco, facendo un confronto tra i dati del 2017 e quelli del 2018 elaborati da Silea (i dati provinciali ufficiali relativi allo scorso anno usciranno a breve).
Ancora Bianco ha illustrato i dati relativi alle segnalazioni e le richieste rivolte al call center da parte dei cittadini: dal 1 aprile al 30 settembre sono stati 1356: 147 per far presente situazioni di abbandono dei rifiuti, otto per segnalare la rottura dei bidoni da parte degli operatori, 82 per mancato spazzamento, 63 per la rimozione di rifiuti dalla strada (come nel caso degli animali morti), 88 i ticket aperti dall'applicazione, 233 le richieste di informazione di informazioni generiche. Tantissime le chiamate per il mancato ritiro del sacco - 753 - ma Bianco assicura che "non tutte le volte si è trattata di un'effettiva mancata raccolta, in certi casi c'era semplicemente stata una modifica nel giro di raccolta e alcuni utenti, soprattutto i più anziani, hanno subito contattato il call center vedendo che i sacchi erano ancora in strada dopo il solito orario". Passate in rassegna anche le zone dove si sono registrate maggiori richieste di apertura di ticket: oltre a vie già note come corso Bergamo e corso Matteotti, sono sorte delle difficoltà in via Belfiore, via F.lli Cairoli e via Fiandra; risolte le situazioni di via don Antonio Invernizzi, via Mazzucconi e via Mentana. Rispetto al tema dell'abbandono dei rifiuti restano molto critiche le zone del Bione e di Malavedo e sono state registrate situazione di disagio che prima non c'erano sul viale Turati, in via San Giovanni Bosco e in via Solferino. Affrontate e risolte le segnalazioni del Vicolo della torre, di Montalbano, del cassonetto della Caritas di via Bezzecca, dell'angolo tra via Varese e via dell'Isola e risolti anche ai problemi alle case Aler di via Monsignor Polvara. Altre delle situazioni che erano già state portate all'attenzione dell'Amministrazione e a quella di Silea sono in via di soluzione: l'area privata di competenza del bar della stazione, dove sono state messe delle telecamere, il cassonetto della Caritas di via Tonale e quello di via don Luigi Monza, la pensilina di via Quarto. Un altro genere di problematiche, anch'esso già sollevato un passato, riguarda lo spazzamento delle strade: sul viale Turati, in via Caprera, in viale Dante, nel posteggio del centro sociale di Germanedo e più in generale in tutte le aree di posteggio non c'è un numero sufficiente di cartelli che indichino il divieto di sosta nel giorno di pulizia e anche quando c'è il cartello difficilmente viene rispettato. Per cercare di arginare le conseguenze sono stati aggiunti sei operatori agli undici già presenti, addetti alla pulizia delle strade e allo svuotamento dei cestini. Altri fenomeni di degrado che affliggono in particolare i parchi della città riguardano il rinvenimento di siringhe e l'abbandono di rifiuti. Le zone più colpite sono il parco di villa Gomez, l'area verde attorno alla biblioteca, il parchetto di via San Giovanni Bosco a Rancio, via Baruffaldi e l'adiacente scalinata, il parcheggio di Nassirya e la zona del Bione. Le problematiche del parco di via Crollalanza sono state parzialmente risolte. Tanti gli interventi dei consiglieri durante il dibattito. I temi più battuti sono stati da un lato il futuro degli impianti legati a Silea - quello di compostaggio di Annone e quello di selezione di Seruso - e dall'altro le politiche che può attuare il Comune per incidere sui comportamenti dei cittadini: sanzioni per chi abbandona o differenzia male e tariffazione puntuale. Oltre ad un intervento massiccio di sensibilizzazione sulla riduzione della produzione pro-capite di rifiuti chiesto a gran voce dal consigliere del Movimento cinque stelle Massimo Riva. A dar conto delle questioni poste il direttore Marco Peverelli, partendo dall'impianto di compostaggio di Annone: "La normativa europea ha dato nuove direttive rispetto alla composizione del compost, alle quali bisogna uniformarsi entro la fine del 2019. Per avere un compost di qualità - e quindi un compost che si possa vendere sul mercato - bisognerà avere una miscela composta per il 45 per cento dal verde e per il 55 dall'umido, mentre adesso la proporzione è di rispettivamente di 30 e 70. Nel frattempo stiamo portando avanti un progetto per convertire l'impianto di Annone in un impianto anaerobico per la produzione di biogas, presenteremo alla prossima riunione dell'assemblea dei soci il progetto definitivo. Inoltre stiamo valutando con i soci di poter realizzare un impianto per il compostaggio del verde nella zona di Brivio. Questi interventi dovrebbero garantirci la possibilità di gestire in autonomia tutte le frazioni dell'umido e del verde". Rispetto a Seruso invece il presidente Colombo ha precisato che "la preoccupazione che gira è eccessiva. La nuova raccolta della carta sicuramente ha modificato la tipologia di selezione e infatti al termine dell'appalto con la ditta che fornisce il personale esso non sarà rinnovato per lo stesso numero di persone che ha lavorato lì fino ad ora. Rispetto all'impianto in sé le normative sono cambiate e stiamo lavorando ad un progetto di rinnovamento". È stato il neo-assessore all'ambiente Alessio Dossi a spiegare che è quasi pronto il regolamento sulla video-sorveglianza e anche la tariffazione puntuale sarebbe a buon punto.
Dopo l'introduzione del presidente della commissione - la Dem Elena Villa - ha preso la parola Colombo per illustrare alcuni dati generali sull'andamento della raccolta differenziata del Comune di Lecco, facendo un confronto tra i dati del 2017 e quelli del 2018 elaborati da Silea (i dati provinciali ufficiali relativi allo scorso anno usciranno a breve).
Beniamino Bianco, Marco Peverelli, Mauro Colombo, Elena Villa e Alessio Dossi
La prima considerazione non è positiva e riguarda un aumento del 1,81 per cento dei rifiuti prodotti dai lecchesi: ben 312.627 chilogrammi in più rispetto allo scorso anno. Il presidente di Silea ne ha poi illustrato la composizione: sui 17 milioni e mezzo di rifiuti prodotti in città nel 2018 460mila chilogrammi sono carta, con un aumento del 9,37 per cento, dovuto con ogni probabilità all'introduzione del bidone giallo che permette una migliore selezione; crolla del 74 per cento la voce "residuo secco" che rappresenta il sacco viola, circostanza anch'essa derivante dall'introduzione del bidone giallo e del passaggio al sacco multileggero che raccoglie solo plastica e alluminio. Migliora di mezzo punto percentuale la raccolta del vetro, aumentano i rifiuti inerti del quattro per cento e anche l'umido fa registrare un più cinque per cento. "Forse la maggior attenzione nel differenziare la carta dalla plastica - ha commentato Mauro Colombo - si riflette su una migliore differenziazione anche del resto". È sempre il presidente di Silea a ricordare dove vanno a finire i rifiuti raccolti: la carta dopo il passaggio alla piattaforma dedicata per la pulizia viene portata in cartiera; la plastica è destinata all'impianto di selezione di Seruso e poi inviata ai consorzi del Conai per il recupero della materia; l'indifferenziato - oltre sei tonnellate di rifiuti, in aumento dallo scorso anno - viene bruciato da Silea, così come parte degli ingombranti; l'umido e il verde invece finiscono in parte nell'impianto di compostaggio di Annone e in parte in impianti terzi; il vetro e il legno vanno in strutture autorizzate delle rispettive filiere di smaltimento. Beniamino Bianco ha illustrato ai consiglieri la composizione dei sacchi che vengono raccolti in città: "Cambiando il sistema di raccolta e passando dal sacco multi-pesante al multi-leggero le percentuali sono variate. La qualità della plastica a recupero di materia è migliorata ed è stato riscontrato anche un aumento del 30 per centro di plastica recuperabile rispetto al plasmix, quell'insieme di plastiche eterogenee tipiche degli imballaggi post-consumo difficilmente recuperabili. Possiamo concludere quindi che grazie alla raccolta della carta e all'attenzione dei cittadini la qualità del sacco viola è notevolmente migliorata. A giugno riscontravamo ancora un 18/20 per cento di materiale estraneo nel sacco viola, a Lecco la media è del 15, normalmente i sacchi più problematici sono quelli che contengono al loro interno altri sacchetti, adesso valuteremo se iniziare a non ritirarli. Rispetto alla carta noi avevamo ipotizzato che nel sacco multi-pesante ci fosse il 50 per cento di materiale cellulosico, invece la percentuale è del 63. Questo ci ha permesso di recuperare maggiore carta e cartone anche se ormai vale 15 euro a tonnellata perché la Cina non la ritira più, come non ritira più la plastica, che va a finire in depositi che poi bruciano".Ancora Bianco ha illustrato i dati relativi alle segnalazioni e le richieste rivolte al call center da parte dei cittadini: dal 1 aprile al 30 settembre sono stati 1356: 147 per far presente situazioni di abbandono dei rifiuti, otto per segnalare la rottura dei bidoni da parte degli operatori, 82 per mancato spazzamento, 63 per la rimozione di rifiuti dalla strada (come nel caso degli animali morti), 88 i ticket aperti dall'applicazione, 233 le richieste di informazione di informazioni generiche. Tantissime le chiamate per il mancato ritiro del sacco - 753 - ma Bianco assicura che "non tutte le volte si è trattata di un'effettiva mancata raccolta, in certi casi c'era semplicemente stata una modifica nel giro di raccolta e alcuni utenti, soprattutto i più anziani, hanno subito contattato il call center vedendo che i sacchi erano ancora in strada dopo il solito orario". Passate in rassegna anche le zone dove si sono registrate maggiori richieste di apertura di ticket: oltre a vie già note come corso Bergamo e corso Matteotti, sono sorte delle difficoltà in via Belfiore, via F.lli Cairoli e via Fiandra; risolte le situazioni di via don Antonio Invernizzi, via Mazzucconi e via Mentana. Rispetto al tema dell'abbandono dei rifiuti restano molto critiche le zone del Bione e di Malavedo e sono state registrate situazione di disagio che prima non c'erano sul viale Turati, in via San Giovanni Bosco e in via Solferino. Affrontate e risolte le segnalazioni del Vicolo della torre, di Montalbano, del cassonetto della Caritas di via Bezzecca, dell'angolo tra via Varese e via dell'Isola e risolti anche ai problemi alle case Aler di via Monsignor Polvara. Altre delle situazioni che erano già state portate all'attenzione dell'Amministrazione e a quella di Silea sono in via di soluzione: l'area privata di competenza del bar della stazione, dove sono state messe delle telecamere, il cassonetto della Caritas di via Tonale e quello di via don Luigi Monza, la pensilina di via Quarto. Un altro genere di problematiche, anch'esso già sollevato un passato, riguarda lo spazzamento delle strade: sul viale Turati, in via Caprera, in viale Dante, nel posteggio del centro sociale di Germanedo e più in generale in tutte le aree di posteggio non c'è un numero sufficiente di cartelli che indichino il divieto di sosta nel giorno di pulizia e anche quando c'è il cartello difficilmente viene rispettato. Per cercare di arginare le conseguenze sono stati aggiunti sei operatori agli undici già presenti, addetti alla pulizia delle strade e allo svuotamento dei cestini. Altri fenomeni di degrado che affliggono in particolare i parchi della città riguardano il rinvenimento di siringhe e l'abbandono di rifiuti. Le zone più colpite sono il parco di villa Gomez, l'area verde attorno alla biblioteca, il parchetto di via San Giovanni Bosco a Rancio, via Baruffaldi e l'adiacente scalinata, il parcheggio di Nassirya e la zona del Bione. Le problematiche del parco di via Crollalanza sono state parzialmente risolte. Tanti gli interventi dei consiglieri durante il dibattito. I temi più battuti sono stati da un lato il futuro degli impianti legati a Silea - quello di compostaggio di Annone e quello di selezione di Seruso - e dall'altro le politiche che può attuare il Comune per incidere sui comportamenti dei cittadini: sanzioni per chi abbandona o differenzia male e tariffazione puntuale. Oltre ad un intervento massiccio di sensibilizzazione sulla riduzione della produzione pro-capite di rifiuti chiesto a gran voce dal consigliere del Movimento cinque stelle Massimo Riva. A dar conto delle questioni poste il direttore Marco Peverelli, partendo dall'impianto di compostaggio di Annone: "La normativa europea ha dato nuove direttive rispetto alla composizione del compost, alle quali bisogna uniformarsi entro la fine del 2019. Per avere un compost di qualità - e quindi un compost che si possa vendere sul mercato - bisognerà avere una miscela composta per il 45 per cento dal verde e per il 55 dall'umido, mentre adesso la proporzione è di rispettivamente di 30 e 70. Nel frattempo stiamo portando avanti un progetto per convertire l'impianto di Annone in un impianto anaerobico per la produzione di biogas, presenteremo alla prossima riunione dell'assemblea dei soci il progetto definitivo. Inoltre stiamo valutando con i soci di poter realizzare un impianto per il compostaggio del verde nella zona di Brivio. Questi interventi dovrebbero garantirci la possibilità di gestire in autonomia tutte le frazioni dell'umido e del verde". Rispetto a Seruso invece il presidente Colombo ha precisato che "la preoccupazione che gira è eccessiva. La nuova raccolta della carta sicuramente ha modificato la tipologia di selezione e infatti al termine dell'appalto con la ditta che fornisce il personale esso non sarà rinnovato per lo stesso numero di persone che ha lavorato lì fino ad ora. Rispetto all'impianto in sé le normative sono cambiate e stiamo lavorando ad un progetto di rinnovamento". È stato il neo-assessore all'ambiente Alessio Dossi a spiegare che è quasi pronto il regolamento sulla video-sorveglianza e anche la tariffazione puntuale sarebbe a buon punto.
M.V.