Maggianico: l’asilo festeggia i suoi 50 anni e dà il via all’esperienza dell’orto didattico

Un luogo per accogliere, educare, indicare la via giusta per il cammino della vita attraverso quei legami insostituibili che, dalla famiglia, si estendono e abbracciano tutta la realtà. La scuola materna "San Giuseppe" di Maggianico è arrivata al traguardo dei suoi primi 50 anni di attività, celebrati quest'oggi insieme al 20° del Centro "Il Girotondo", nato da una costola dell'asilo per affiancare i genitori nella crescita dei loro figli già nei primi mesi di vita.

Una grande festa quella organizzata nel rione lecchese per il mezzo secolo della "San Giuseppe", collocato a due passi dall'oratorio del quartiere e da sempre un importante punto di riferimento per l'intera comunità. Attualmente guidata dalla coordinatrice Giovanna Fazzini, per i suoi 50 anni la scuola materna ha voluto fare a tutti i suoi bambini un grande regalo: già dai prossimi giorni, infatti, la "San Giuseppe" avrà un orto didattico tutto per sé, un "cuore verde" ritagliato all'interno del cortile della casa parrocchiale, messo gentilmente a disposizione dal vulcanico don Ottavio Villa.

"L'idea è quella di creare uno spazio a misura di bambino in cui i nostri piccoli possano vivere alcune giornate a stretto contatto con la natura, scoprendo il ciclo delle stagioni e imparando ad adeguarsi ad esso per esempio per le piccole coltivazioni a chilometri zero in cui si cimenteranno" ha spiegato Giovanna Fazzini. "Il nostro "Giardino dell'Infanzia" dovrebbe essere pronto per la prossima primavera: il progetto prevede un lavoro in stretta collaborazione con nonni, volontari e chiunque sia interessato a darci una mano per l'organizzazione di attività didattiche, ma anche aperte al nostro rione, perché questo luogo appartiene a tutta la comunità".

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Prima di andare alla scoperta dell'orto, i bambini di Maggianico erano stati protagonisti anche della S. Messa delle ore 10.00, in cui don Ottavio li ha voluti coinvolgere attivamente nei vari momenti della celebrazione, con i canti e le preghiere recitate insieme sull'altare: per l'Offertorio, alcuni piccoli alunni hanno poi consegnato al parroco un aquilone, il simbolo scelto per l'anno scolastico in corso, e un trenino giallo, i cui vagoncini rappresentano le tante esperienze vissute insieme finora e quelle che ancora li attendono.

"L'asilo è il primo luogo, dopo la famiglia, in cui si inizia ad avere un volto, in cui si individuano i punti di riferimento importanti per conoscere la propria vita" ha affermato don Ottavio durante l'omelia. "Da lì, come dalla propria casa, ci si lancia verso il mondo esterno, si scopre la grandezza di Dio e si fondano le proprie radici".

Un momento della liturgia è stato poi dedicato al ricordo di don Giuseppe Almini, che il 20 giugno 1965 posò la prima pietra della scuola, e del suo successore don Gabriele Sala, così come delle tante suore dell'Ordine di Maria Bambina che, a volte con severità, ma sempre con amore e attenzione, hanno accompagnato, fino al 2015, migliaia di piccoli lecchesi nel loro percorso di crescita. Insieme a loro, l'asilo ha sempre potuto contare sull'instancabile lavoro di tante maestre come Patrizia Ravasi, Antonella Tavola e Pia De Filippi, che lì hanno speso praticamente tutta la loro vita professionale, fino alla pensione.

Al termine della S. Messa, i numerosi presenti in Chiesa Parrocchiale - tra i quali figurava anche il neo assessore all'Istruzione Clara Fusi - si sono radunati sul sagrato per un rinfresco in compagnia e per un altro emozionante momento, il volo delle colombe simbolo di fraternità e pace. La giornata è poi proseguita con l'Angelus, la benedizione della Madonna della grotta e un pranzo comunitario, in attesa di un pomeriggio ricco di attività con lo spettacolo teatrale "I pagliacci" e l'apertura della mostra storico-fotografica sul Cinquantesimo della "San Giuseppe".
B.P.
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