Lecco: il comboniano Padre Longhi al 50° di ordinazione
Padre Claudio Longhi, missionario comboniano, nativo della parrocchia di San Nicolò, a Lecco centro, celebra, sabato 17 novembre, alle 18.30, in basilica la Messa del suo 50° di sacerdozio. E’ stato, infatti, ordinato a Verona, presso la casa madre dei missionari comboniani, il 29 giugno 1968, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Il giorno successivo, ultima domenica del mese di giugno, mentre la città di Lecco celebrava la tradizionale festa del lago, circondato dagli amici dell’oratorio San Luigi di Lecco centro, presiedeva la sua prima Messa solenne, mentre era prevosto mons. Enrico Assi. Padre Claudio aveva lasciato da ragazzo l’oratorio San Luigi, quando era assistente don Giuseppe Tagliabue, poi prevosto di Mariano Comense, per entrare nel seminario dei missionari comboniani. Quel 29 giugno 1968 erano presenti a Verona i familiari, gli amici dell’oratorio, in una cerimonia che vide l’ordinazione di una ventina di religiosi di diverse nazionalità.

Padre Claudio Longhi il giorno della prima Messa in Basilica, al centro della foto nel cortile dell’oratorio San Luigi con i due padrini Gianfranco Brambilla ed Ezio Rusconi
La denominazione missionari comboniani deriva dall’avvenimento del 1° giugno 1867 a Verona, quando don Daniele Comboni aprì un seminario destinato a formare sacerdoti per l’evangelizzazione dell’Africa. Padre Claudio è sempre stato impegnato in Kenya, alla periferia di Nairobi dove tornerà anche la prossima settimana, quinto viaggio di una serie avviata poco dopo l’ordinazione. Ha trascorso da sacerdote anche due periodi distinti in Italia, operando a Bari, nella città del patrono di Lecco San Nicola, dove i comboniani sono presenti con una piccola comunità. I missionari comboniani sono oggi attivi soprattutto in Africa, ma anche in Asia, Europa ed America. La congregazione annovera 1800 religiosi. La casa generalizia è a Roma, ma la casa madre resta a Verona dove la congregazione è sorta a metà dell’Ottocento. E’ comboniano anche padre Mario Riva, missionario nativo del quartiere lecchese di Pescarenico, che può essere ricordato per l’eccezionale popolarità che ebbe dalla RAI TV quando, nella primavera 1999, fu al centro di un documentario realizzato nella regione meridionale del Sudan devastato dalla guerriglia, dalla siccità e dalle terribili condizioni di vita della popolazione locale, dove operavano una decina di missionari italiani, con alcuni confratelli del clero locale.
A.B.