Una Messa al venerdì alla Nostra Famiglia di San Giovanni
Il venerdì, alle ore 8.30, a partire dal 23 novembre, presso casa Sangregorio-La nostra Famiglia, in corso Matteotti 124 a Lecco, verrà celebrata la Messa feriale della parrocchia di San Giovanni. La notizia sembra di limitato valore di informazione, ma va ben oltre perché risponde all’invito della comunità di Piccole Apostole della Carità, che hanno sede nello storico edificio, di essere luogo di incontro di buon vicinato, in un clima familiare così tanto voluto dal Beato Luigi Monza, parroco di San Giovanni dal 1936 al 1954, quando scomparve in ancora giovane età.

Don Luigi Monza
Nella villa di Cavalesine risiede una comunità di Piccole Apostole della Carità, la congregazione fondata da don Luigi Monza, che oggi ha la Casa Generalizia a Pontelambro. La Nostra Famiglia è entrata a San Giovanni nel 1970 e la denominazione Sangregorio deriva dall’ultima famiglia proprietaria del complesso, che vanta una storia plurisecolare. L’attuale costruzione era Villa Giulini in località Cavalesine quando ospitò la costituzione di una banda all’inizio dell’Ottocento, che è l’attuale Filarmonica Giuseppe Verdi: questa debuttò con il suo primo concerto il giorno di Pasqua 1809, presso la villa di Cavalesine. Fu un grande evento per la vita tranquilla di San Giovanni, rotta solo dal rumore dei magli e delle fucine, quel giorno sovrastato dal suono armonioso di alcune musiche.

La torretta della villa di San Giovanni
Sempre la villa di Cavalesine vide riunioni patriottiche clandestine nel fermento risorgimentale di metà Ottocento, che porterà la Lombardia nel Regno d’Italia. La singolare torretta che spicca nel panorama della costruzione risale, invece, all’inizio del Novecento. Una storica novità furono i binari della linea tranviaria che si fermava al ponte di Malavedo, lungo la strada per la Valsassina e che aveva come riferimento, sull’altro lato, la piazzetta di Barco a Maggianico, lungo la strada per Bergamo. Il tram verrà sostituito nel 1953 dalle linee urbane dei bus. E con il tram vi fu il tragico evento dell’11 dicembre 1943, quando il deragliamento della vettura che scendeva da Malavedo verso Lecco, proprio a Cavalesine, provocò 14 vittime e numerosi feriti. E’ stata la tragedia maggiore di tutto il Novecento della città di Lecco. Una lapide, posata dall’Amministrazione Comunale l’11 dicembre 2008, ricorda il tragico evento su proposta del Consiglio di Zona, con il presidente Alfredo Rusconi, al sindaco Antonella Faggi, oggi senatore della Repubblica.

La cerimonia del marzo 1970 con il vescovo Oldani ed il sindaco Rusconi; riconoscibile sulla sinistra Zaira Spreafico
La Nostra Famiglia è entrata nella villa con l’inaugurazione del 21 marzo 1970. Venne costituito un centro di educazione motoria, dedicato alla memoria di don Luigi Monza. Intervennero, con diverse altre autorità, il sindaco di Lecco, Alessandro Rusconi, ed il vescovo ausiliare e vicario episcopale, mons. Luigi Oldani. La regia della manifestazione è stata dell’indimenticabile Zaira Spreafico, nativa di San Giovanni, tra le prime a seguire don Luigi Monza nella costituzione della Nostra Famiglia, che è stata per tanti anni Madre Generale delle Piccole Apostole della carità. E’ una storia che ha vissuto il recentissimo nuovo capitolo della ristrutturazione della villa di San Giovanni, che diventa Casa Madre della Nostra Famiglia.

La lapide che ricorda la tragedia del tram dell’11 dicembre 1943
Il parroco Don Claudio Maggioni, della comunità pastorale Beato Mazzucconi e Beato don Monza, che raduna le parrocchie di Laorca, Rancio e San Giovanni, comunicando la notizia della Messa del venerdì alla Nostra Famiglia ha scritto: “Bello trovarsi insieme a partecipare alla santa Messa, ospiti di questa comunità votata alla carità e all’aiuto del prossimo. Il regolare accostarci al convito eucaristico rinnovi, fortifichi ed approfondisca il legame di tutta la nostra comunità cristiana, secondo il principio che l’Eucarestia fa la Chiesa e ci unisce tutti”.
Aloisio Bonfanti