Barzio paese dei balocchi, come Como ma con un animo che segue il solco della tradizione.
Nella serata dell'Immacolata, il piccolo borgo valsassinese ha accolto decine e decine di curiosi attratti dalla magica atmosfera natalizia regalata dai proiettori installati in piazza, sapientemente mixata ai mestieri e ai sapori di un tempo che, ancora una volta, sono andati a braccetto per regalare ai visitatori un evento da applausi.
Il merito è da attribuire all'Associazione Le Contrade che, dopo lo stop annunciato a inizio anno, supportata dall'Avis di Lecco e da quanti si sono dati da fare, ha optato per tornare ad animare le corti offrendo la possibilità a grandi e piccini di rifarsi occhi e palato.
In piazza Cavour, per esempio, il casaro e il pasticcere, hanno messo sul tavolo formaggi e marmellata con vino rosso nonchè frittelle di San Giuseppe e vin brulè. I pizzoccheri sono stati protagonisti nella vicina via Manzoni con gli artisti e, a poca distanza, la Banda Santa Cecilia "abbinata" alla cassouela con polenta, spruzzata con dell'altro - immancabile - vino che ha accompagnato anche la taragna preparata sempre lungo via Manzoni nell'angolo dedicato al falegname nonchè la polenta con funghi servita invece in via Valtorta, zona del fabbro.
Palazzo Manzoni si è trasformato nella Corte dei Bambini, con biscotti, cioccolata, the caldo e mela brulè a merenda e a seguire trippa e vin brulè bianco. Profumo di caldarroste in piazza Garibaldi con i burolat che hanno scaldato l’atmosfera. Due connubi inscindibili, poi, in località Cà Sana e in via I.Manzoni: cervo e polenta con i cacciatori e la salsiccia con gli alpini ed il macellaio.
Il tutto impreziosito ulteriormente da intagliatori di legno al lavoro in diretta, la musica degli zampognari e dai sempre apprezzati banchi di prodotti artigianali o a chilometri (quasi) zero, per un 8 dicembre vero preambolo alle festività di fine anno.
