Lecco: a Palazzo delle Paure con AIAP svelati tutti i 'segreti' per costruire un presepe

Sono i dettagli che fanno la differenza: l’arte del presepe, sia nella sua tradizione secolare portata avanti da artigiani e maestri eccellenti, sia nel suo rinnovarsi ogni anno tra le pareti domestiche, ne è la dimostrazione.

Angelo Bonazzola e Dario Pozzoli

“Il segreto sta in una genuina passione, oltre che nella calma e nell’attenzione, perché ogni pezzo costituisce un particolare indispensabile all’effetto d’insieme e al risultato finale”. A svelarlo, nella serata di giovedì 3 gennaio, i membri dell’Associazione Italiana Amici del Presepio sede di Lecco, in occasione di una speciale conferenza durante la quale sono state illustrate le tecniche usate per costruire le opere ammirate all’interno della suggestiva Mostra di Presepi organizzata in collaborazione con il SiMUL presso Palazzo delle Paure e in tante altre esposizioni sul territorio.

"Come nasce un presepe", questo il titolo dell’incontro in cui i presepisti hanno rivelato al folto pubblico presente in sala i propri trucchi, mostrando dal vivo il processo di lavorazione e colorazione dei materiali per passare dal freddo polistirolo alle bellissime opere d'arte apprezzate dai tanti visitatori.
“Ogni anno ci ingegniamo al fine di proporre alla città un’esposizione bella e interessante, che avvicini la comunità alla tradizione dei presepi: le rappresentazioni della Natività che portiamo in scena sono sempre diverse e anche quest’anno siamo soddisfatti del successo riscosso dalla mostra. I presepi non possono che colpire gli osservatori per la loro vastità, per la ricchezza dei soggetti, ma soprattutto per gli spaccati di vita che raffigurano”, ha spiegato Angelo Bonazzola, Presidente di AIAP Lecco. “L’arte presepiale è soprattutto una tradizione cristiana, di cui è necessario mantenere in vita i valori fondanti: fede e umanità convivono nelle più o meno piccole “cornici” che creiamo e che vogliono fornire a chi li guarda un piccolo spunto di riflessione sul significato della cristianità”.

Dopo una breve presentazione teorica delle tecniche di costruzione, Dario Pozzoli –  fra i soci più attivi dell’AIAP - ha dato una dimostrazione pratica di realizzazione di un presepe in polistirene e gesso, a partire dal taglio delle sagome nel polistirolo e dalla loro iniziale fugatura, passando per la creazione degli intonaci e concludendo con la colorazione dell’opera e la sua decorazione con rami, piccoli ciuffi d’erba, paglia, legno e sassi.
“E’ un lavoro minuzioso e particolarmente lungo, che richiede molta cura e una buona abilità manuale, che si acquista con un po’ di esperienza: un presepe non si realizza in un paio d’ore, conviene armarsi di pazienza e procedere pian piano”, ha commentato. “La parte fondamentale è sicuramente quella della tintura: la giusta sfumatura è infatti in grado di dare quel tocco in più alla raffigurazione, rendendola realistica e al contempo suggestiva. Anche la vegetazione è importante: serve tanto verde per ricreare l’ambiente rurale in cui è venuto al mondo il Signore e per conferire al presepe completezza, dinamismo a armoniosità”.

In poco più di un’ora la piccola opera d’arte di Dario ha finalmente preso forma e colore, arricchita da poche semplici statuine – Giuseppe e Maria con il piccolo Gesù e qualche pastore – che, grazie all’espressività dei loro volti , hanno incantato i numerosi presenti che, dopo aver osservato con sguardo attento il processo di costruzione del presepe, hanno voluto immortalare il risultato finale con le proprie macchine fotografiche, per conservare il ricordo di una serata davvero originale e, magari, provare a replicare il capolavoro in miniatura in vista del prossimo Natale.
M.C.
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