Lecco, scuole: si va verso i gruppi classe a Maggianico-Chiuso e Bonacina. I numeri degli iscritti
A dare qualche rassicurazione sul futuro delle classi prime delle scuole primarie della città di Lecco del prossimo anno, è stata l'assessore all'istruzione Clara Fusi che ieri sera in commissione ha portato i numeri delle iscrizioni, chiuse lo scorso 31 gennaio, insieme a qualche riflessione. "Nell'incontro con il provveditore e i dirigenti scolastici sono stati condivisi dei criteri" ha premesso. "Tutti i bambini di Lecco hanno diritto all'istruzione; nelle scuole di Lecco è buona cosa che non vengano saturati i posti a inizio anno, perché potrebbero esserci dei trasferimenti in corsa da una scuola all'altra e infine tutte le scuole della città hanno la stessa importanza".
Ma vediamo i numeri. Quasi stabile la situazione alle scuole dell'infanzia statali: solo l'asilo di Santo Stefano perde una classe, mentre le altre mantengono le stesse sezioni; alle paritarie invece ci sarà una classe in meno sia alla San Giuseppe di Maggianico sia alla Maria Ausiliatrice: entrambi gli asili passeranno così da tre a due sezioni. "Resta in linea con quest'anno la scelta delle famiglie: il 70 per cento ha preferito una scuola dell'infanzia statale e il 30 per cento una paritaria" ha commentato Fusi.
Anche per le scuole primarie la situazione del prossimo anno scolastico rispecchierà in gran parte quella attuale, restano due "casi in sospeso". La scuola di Maggianico e quella di Chiuso contano rispettivamente 13 e 10 bambini iscritti: "Abbiamo già condiviso con il dirigente scolastico e i genitori che sarà attivata una classe unica a Maggianico, stiamo valutando la possibilità di fare due gruppi classe, se i genitori sono d'accordo". L'altra situazione su cui lavorare è quella delle scuole di Bonacina e San Giovanni che contano rispettivamente 10 e 25 iscritti: "Di per sé San Giovanni avrebbe una sua classe - ha chiarito l'assessore - mentre Bonacina no. Ci saranno due classi: una in una scuola e una nell'altra, ma anche in questo caso è necessario un confronto con genitori per chiarire le modalità". Qualche piccola variazione alle scuole medie: ci sarà una classe in meno alla Nava di Castello e una più Stoppani. A Maggianico ci sono invece 30 iscritti di cui due disabili e c'è la possibilità che vengano formate due classi.
"Io condivido i tre criteri, il problema è come li mettiamo in pratica - ha commentato Alberto Anghileri (Sinistra cambia Lecco) - È evidente che tutte le scuole hanno la stessa importanza ma che in certe zone della città la scuola è ancora più importante, perché rappresenta l'unico servizio e l'unico presidio sociale di alcuni rioni. La situazione è destinata a peggiorare perché i dati sulle nascite ci dicono che i bambini saranno sempre meno. Ci vuole impegno assoluto perché le classi di Bonacina e Chiuso partano e dobbiamo mettere a disposizione risorse affinché la scuola pubblica offra i servizi di qualità per far sì che le famiglie scelgano la scuola pubblica".
Una linea condivisa anche dal consigliere 5 stelle Massimo Riva: "L'Amministrazione deve mettere le verifiche delle strutture scolastiche al centro della propria azione, implementando laboratori, palestre, mense, aule e servizi. Non si può fare niente per aumentare il numero dei bambini ma per rendere le scuole attrattive sì".
Più propositiva Paola Persosi (Ncd): "Ci sono ottime premesse affinché si trovi una soluzione, con 35 bambini bisogna per forza attivare due classi, un gruppo classe di dieci ha pienamente senso e quello che sta facendo il Comune - sollecitare provveditore e dirigente - è la cosa giusta. La decisione è in mano loro e spero che accolgano l'appello Comune di Lecco". Una posizione condivisa anche dal capogruppo dei Dem Vittorio Gattari: "Il Comune ha una responsabilità politica, ma la decisione spetta ad altri attori. Mi fa piacere che venga apprezzato il metodo portato avanti dall'assessore che è quello di dialogare con le famiglie e spingere affinché chi deve decidere decida".
Più critici gli interventi degli altri commissari: "Assistiamo sempre più alla de-responsabilizzazione di chi deve guidare le strutture scolastiche, sembra che bisogna implorare il buon senso di chi ha la responsabilità ultima di gestire le scuole" ha commentato Filippo Boscagli. Mentre la leghista Cinzia Bettega ha ricordato che sulla questione dei dati demografici, del riordino dei plessi e dell'attenzione ai quartieri della città, "questa amministrazione non ha fatto nulla". Anche il forzista Emilio Minuzzo ha sostenuto che "l'amministrazione ha avuto il tempo per valutare determinati interventi. È interessante - ha aggiunto - valutare i numeri in chiave di qualità dell'offerta: il provveditore va attenzionato perché ci sono situazioni che balzano all'occhio: la Nava perde iscritti e la Ticozzi cresce, noi non siamo competenti ma il provveditore lo è".
M.V.