Lecco: gli anarchici esprimono solidarietà ai compagni di Torino e Trento imbrattando i muri della città
Rappresaglia anarchica in città. Pareti e muraglioni di diversi edifici pubblici e privati disseminati in Lecco negli ultimi giorni, nottetempo, sono stati imbrattati con scritte avente una matrice comune: è stata questa infatti la forma plateale scelta da ignoti per manifestare solidarietà agli esponenti del mondo anarchico dopo i fatti di Torino e Trento.
Le scritte in corso Matteotti
Il 9 febbraio scorso, nella città piemontese, si è proceduto, non senza momenti di tensione e scontro, allo sgombero dall'Asilo occupato di via Alessandria mentre la scorsa settimana i Carabinieri, gli agenti della Digos e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo trentino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 militanti anarco-insurrezionalisti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, fabbricazione, detenzione e porto di armi ed esplosivi, atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, incendio e danneggiamento di sistemi informatici o telematici, anche di pubblica utilità, con finalità di terrorismo.
Il tutto a stretto giro rispetto alla chiusura dell'esperienza di occupazione del crotto del Brick, alle Caviate, decretata lo scorso 30 gennaio dall'intervento della Questura di Lecco.Al Parco Belgiojoso (tratta da fb)
In via Besonda
In via XI Febbraio
Con espressioni di solidarietà, alle volte per i torinesi, altre per i trentini, sui muri cittadini sono comparse poi frasi d'odio: "morte allo Stato" si legge - tra le altre cose - in Corso Matteotti, sul lato opposto rispetto alla parete diventata ormai celebre per la "storica" presenza di scritte (anti)fasciste mentre in via XI Febbraio, all'altezza del rondò con immissione da via Balicco, è stato scritto "le sedi della Lega si chiudono con il fuoco", stessa fine prevista in via Besonda, a pochi passi dalla sede dei sindacati, per "le galere" in continuità con il concetto "anarchici liberi!".