Bellano: 'gli angeli della strada' ora sono dotati anche di DAE grazie al Rotary Club Colico

Ha indubbiamente, in considerazione anche dell'imponente volume di traffico, un tasso di incidentalità senza eguali non solo a livello regionale: da oggi la ss36 può considerarsi però un pochino più sicura. Il Rotary Club di Colico ha dotato infatti tre pattuglia della Polstrada di Bellano di altrettanti defibrillatori automatici.

Gli agenti, adeguatamente formati, potranno così intervenire personalmente in tutte quelle situazioni nelle quali la volante arriva prima dell'ambulanza, trattando secondo procedure codificate l'utente della strada in condizione di arresto cardiocircolatorio, ottimizzando i tempi e aumentando così le possibilità di sopravvivenza del paziente.

In primo piano con la cravatta azzurra il Presidente del Rotary Club di Colico Mario Valsecchi

Come ricordato infatti da Alberto Zoli, direttore dell'Agenzia regionale per l'emergenza-urgenza, intervenuto in mattinata alla cerimonia di consegna dei tre DAE e di ulteriore materiale tra cui due stampanti portatili presso la Caserma Francesco Pischedda di Bellano, la tempestività, in questi casi, è essenziale in considerazione del fatto che al trascorre di ogni minuto si assiste al decadimento del 10% delle possibilità di ripresa.

Primo a sinistra il dottor Alberto Zoli, direttore di Areu

"Questa del Rotary di Colico è una bellissima iniziativa" ha argomentato altresì il numero uno di Areu, profondo conoscitore della realtà lecchese visti i trascorsi al Manzoni, spiegando altresì come il progetto si inserisca quale ulteriore tassello nel panorama di una regione cardioprotetta con 1.500 defibrillatori già installati in luoghi ad alta frequentazione, al chiuso come all'aperto, con 250.000 "laici" - e dunque persone comuni, non sanitari - formati al loro utilizzo. "Posso fare davvero la differenza" ha dichiarato il dr. Zoli, elogiando la cultura del soccorso straordinario ormai radicata su di un territorio come la Lombardia, arrivato a raggiungere livelli paragonabili a quelli del Giappone, partendo però in netto ritardo rispetto all'Impero del Sol Levante.

Se dunque, con modestia, il Presidente del Rotary Club di Colico Mario Valsecchi, affiancato dal vicegovernatore Anita Discacciati e dal socio Sergio Sartori, anima dell'iniziativa, ha parlato semplicemente di un "piccolo gesto a favore della comunità", a evidenziare con un esempio concreto le potenzialità salvavita di questi DAE è stato il sindaco di Bellano Antonio Rusconi citando il concittadino strappato alla morte da un passante, la scorsa estate, proprio utilizzando uno dei dieci dispositivi ad uso pubblico presenti in paese. "Ogni volta che vediamo quell'uomo camminare per Bellano, ci rendiamo conto dell'importanza di questi apparecchi".

Il comandante della Polstrada di Lecco Mauro Livolsi, il Questore Filippo Guglielmino e Roberto Campisi,
Dirigente Compartimento Polizia Stradale Lombardia

A destra il sindaco di Bellano Antonio Rusconi

Gratitudine dunque per il dono ricevuto è stata espressa coralmente dal Questore Filippo Guglielmino e dal Comandante della Polstrada Mauro Livolsi. Il primo ha tenuto a rimarcare come la presenza della Polizia lungo la ss36 non abbia solo scopo repressivo ma anche e soprattutto di prevenzione e soccorso pubblico, con la valenza dell'Istituzione ulteriormente evidenziata dalla conformazione morfologica stessa della provincia di Lecco con una fetta di territorio pianeggiante, una prettamente lacuale e un'altra ancora montana. "Ci riteniamo gli angeli della strada" ha aggiunto altresì Livolsi, al cospetto anche del Dirigente Compartimento Polizia Stradale Lombardia Roberto Campisi. Auspicando che l'utilizzo dei DAE non si renda comunque mai necessario ha altresì aggiunto come averli in dotazione e usarli garantirà ai suoi ragazzi la possibilità di potenziare ulteriormente il contributo che già danno nel campo dell'emergenza.

Don Andrea Lotterio durante la benedizione impartita alla donazione e a tutti i convolti

Il murales che ricorda Francesco Pischedda all'interno della Caserma a lui intitolata

Alla presenza di diversi soci Rotary, dei delegati della associazioni di Soccorso del territorio e dunque della Croce Rossa e dei Soccorso Bellanese e di agenti della Polstrada, doveroso, da ultimo, un omaggio anche alla medaglia d'oro Francesco Pischedda, in una Caserma che dallo scorso anno porta il suo nome. Dinnanzi al murales dipinto da Afran, il dr. Livolsi ha rammentato come il ricordo del sacrificio del collega debba spingere i suoi uomini, che svolgono un lavoro duro, lungo una tratta costellata di gallerie, a prestare la massima attenzione, per la propria sicurezza e quella degli automobilisti.
A.M.
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