La topografia dei Promessi Sposi del 1936 'regala' foto di Lecco del primo Novecento
Si deve alla passione per antiche memorie di un nostro lettore con casa (e cuore) a Lecco, la raccolta di fotografie pubblicate in questo articolo: ci riportano nella città della prima metà del Novecento grazie alla fatica di studio e di ricerca di don Andrea Spreafico, che ha pubblicato “La topografia dei Promessi Sposi nel territorio di Lecco”, edita dal benemerito Ettore Bartolozzi nel 1936. Il volume è stato stampato dalla Tipolitografia Fratelli Grassi, di Lecco. Il lecchese conserva l’esemplare 7 delle 100 edizioni numerate su carta a mano delle Cartiere Miliani, di Fabriano.
Il palazzotto di don Rodrigo
La strada verso Acquate
Nella prefazione del volume l’autore scrive: “Il territorio di Lecco – dicono – è qualche cosa di reale, di ristretto, di riconoscibile: poi nel romanzo son toccati dei luoghi esistenti realmente, come Pescarenico e Maggianico; perché non si avrebbero a trovare gli altri? Ed hanno cercato, con fiducia e con lena, riuscendo (così almeno sembrò loro) a scoprire tutto, o quasi tutto, ciò che cercavano”.Villa Manzoni, al Caleotto. Sotto Pescarenico nella zona dell’Addio Monti
La rocca dell’Innominato
La passerella si allarga a Chiuso, al paese della conversione dell’Innominato, salendo sino al presunto Castello del signorotto. Non mancano le immagini di Pescarenico ed anche quelle del tabernacolo dei Bravi in attesa del parroco don Abbondio. Singolare è quella in località Cantarelli, la zona dell’attuale stadio Rigamonti/Ceppi, appena sopra l’antica “Casa Alta” di Via Balicco, demolita per i lavori realizzazione del Centro Meridiana sull’area dell’ex Ferriera Caleotto. Quale muro sarà quello ripreso all’incrocio fra due viottoli di campagna? Non mancano, ovviamente, le presunte case di Lucia, ad Acquate ed Olate, e la chiesa parrocchiale di quest’ultimo rione.Panoramica di Lecco. Sotto i prati di Villa Manzoni, al Caleotto
L’opera più che pregevole di don Andrea Spreafico è tenuta in particolare considerazione dagli studiosi manzoniani per quanto riguarda la collocazione della casa di don Rodrigo in località Pomedo, sopra Laorca. L’autore sposa decisamente la tesi, cara anche all’abate geologo Antonio Stoppani, contro la collocazione della dimora del Signorotto a Pomedo.
La casa di Lucia, ad Acquate, Sotto i viottoli intorno alla località Cantarelli
Il Lungolago di Lecco, Sotto la sponda del Lazzaretto
A.B.