Lecco: 7.800 accessi all’anno per 'Il Giglio', luogo di incontro per 100 anziani alla settimana. 'Per loro siamo custodi sociali'
Uno spazio per la comunità, un cantiere di idee, attività e progetti in connessione con molteplici realtà, in grado di prendersi cura dei legami tra le persone e di promuovere cittadinanza attiva creando coesione e inclusione sociale. È tutto questo, ma non solo, “Il Giglio” di Pescarenico, il centro diurno per anziani collocato nei locali dell’omonima pizzeria sequestrata alla criminalità organizzata ed oggi intitolato alla memoria di Emanuela Loi, giovane agente della Polizia di Stato morta a Palermo nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. Inaugurato il 21 marzo 2015 dopo una serie di lunghi e complessi lavori di ristrutturazione, il centro è arrivato a contare circa 7.800 accessi all’anno, 3.400 dei quali da parte di anziani frequentatori abituali, “di cui sappiamo nome e cognome”.
Beatrice Civillini e Katia Zucchi
“Tutti gli altri vengono da noi, più o meno spesso, in occasione di eventi o iniziative particolari, mentre la media generale si attesta intorno alle 100 presenze alla settimana” ha spiegato la coordinatrice Beatrice Civillini, intervenuta ieri sera a Palazzo Bovara durante i lavori della Commissione terza per relazionare in merito all’attività de “Il Giglio” a quattro anni dal taglio del nastro. L’apertura quotidiana è garantita dalla presenza di tre dipendenti comunali – oltre alla Civillini, Carmen Ravasio e Katia Zucchi, spesso affiancate da giovani del servizio civile o in borsa lavoro – ma per le sue attività “Il Giglio” può contare anche sulla collaborazione “in rete” di vari soggetti, gruppi di volontariato e realtà locali.
Iniziative presso Il Giglio
“Ruotano intorno al nostro centro anche più di 400 studenti, coinvolti attivamente in progetti di alternanza scuola-lavoro che si trasformano in attività concrete a stretto contatto con i nostri anziani, per esempio laboratori di alfabetizzazione informatica e corsi di inglese” ha proseguito Beatrice Civillini. “Lo scambio intergenerazionale rappresenta proprio una delle dimensioni portanti de “Il Giglio”, che ha tra i suoi primi obiettivi la socialità, e dunque la promozione di momenti di incontro, partecipazione e relazione rivolti agli “over 60”, a tutte quelle persone che possiamo definire come “non più – non ancora”: ovvero, non più giovani, ma non ancora troppo vecchie da non potersi sentire parte attiva di una comunità”. Proprio per questo motivo, le attività proposte a Pescarenico sono le più svariate: dagli atelier creativi alle iniziative culturali (letture, performance musicali…), dalle classiche tombolate ai pranzi in compagnia, dai laboratori creativi alle lezioni di yoga e meditazione.
La presidente della Commissione terza Anna Sanseverino e l’assessore Riccardo Mariani
“L’idea che ci guida, però, non è soltanto quella di tenere impegnati gli anziani” ha precisato Beatrice Civillini. “Anzi, il centro è anche e soprattutto un luogo di ascolto, accoglienza e informazione, in grado di fare da “ponte” verso servizi esterni, offerti dal Comune o da altri enti: noi dipendenti ci sentiamo un po’ come dei “custodi sociali”, delle “sentinelle” pronte ad intercettare situazioni di fragilità e solitudine che spesso richiedono una specifica presa in carico da parte di professionisti ai quali non intendiamo in alcun modo sostituirci. “Il Giglio”, infatti, lavora in stretta correlazione con il sistema dei Servizi Sociali, non è un semplice luogo di stanzialità, ma uno spazio aperto, dinamico, in rete con l’intero territorio”. Punto di riferimento cruciale per Pescarenico, il centro è ormai in grado di richiamare persone da tutti i quartieri cittadini che spesso, però, non sono in grado di recarsi in autonomia nel rione. “Al giovedì organizziamo attività specifiche per gli anziani più fragili, grazie alla presenza di 5 operatori ASA/OOS che si occupano anche dell’accompagnamento dalle loro abitazioni” ha poi aggiunto la coordinatrice. “Da questo punto di vista sarebbe interessante avviare una riflessione sull’opportunità di estendere il servizio di trasporto, visto che sono molti i cittadini che, pur non essendo generalmente in condizioni di difficoltà, non possono raggiungere il centro a piedi o con mezzi propri”. Anche perché – come ha fatto notare l’assessore ai Servizi Sociali Riccardo Mariani – è più difficile immaginare di “replicare” l’esperienza de “Il Giglio” in altri luoghi della città: “Al di là degli spazi fisici in cui insediarsi, che effettivamente potrebbero non essere così facilmente reperibili, non è scontato che un simile progetto possa avere lo stesso successo in un altro contesto: i rioni sono realtà ampie e variegate, da comprendere a fondo in tutte le loro dinamiche”.
Come illustrato ai consiglieri in Commissione, allo stato attuale delle cose “Il Giglio” può disporre di un budget annuale di 4.000 euro, da utilizzare per l’organizzazione e la promozione delle proprie attività, oltre che per l’acquisto di tutti i materiali necessari (dai pennarelli alla carta igienica); tutte le spese di gestione (in primis le bollette) sono invece a carico del Consorzio Consolida, che aveva co-finanziato i lavori di ristrutturazione del centro prima della sua apertura e che tuttora si occupa delle manutenzioni ordinarie, come da convenzione con il Comune di Lecco.
B.P.