Calolzio: donati ai Volontari del Soccorso 2 nuovi mezzi da privati, 'segno di fiducia'
Iniziata questa mattina con la camminata non competitiva "4 passi per la vita" organizzata a braccetto con il gruppo AIDO, la giornata di festa dei Volontari del Soccorso di Calolzio è proseguita nel pomeriggio, presso la sede di via Mazzini, con il taglio del nastro di una nuova ambulanza e una nuova vettura.
Il presidente Aido Beppe Bosisio, Stefania Longhi, Roberto Carsana e la presidente di Avis Roberta Galli tra i due nuovi mezzi
Entrambi i mezzi sono frutto di donazioni. Il primo, che verrà utilizzato per i servizi di emergenza-urgenza, è stato regalato da due benefattori che hanno chiesto di rimanere anonimi. Il secondo, un Fiat Qubo guidabile da tutti, attrezzato per il trasporto anche di soggetti con difficoltà a deambulare, è stato invece regalato dal personale e dai pazienti dello studio Dentistico San Paolo: sulla fiancata è stata apposta la scritta "Da noi, per voi. Ci siamo", a testimonianza della volontà della realtà di Monte Marenzo di essere al fianco dell'Associazione calolziese.
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"Ricevere questi mezzi da privati ci rende felici perché vuol dire che siamo ancora in contatto con le persone del posto perché sapete benissimo che facendo emergenza ci mandano da tutte le parti con il rischio che venga meno quell'attaccamento che c'era una volta con la gente dei paesi qui vicino" ha detto il presidente Roberto Carsana, parlando ad una platea di "suoi" Volontari, delegati delle associazioni del territorio e amministratori con il vicesindaco di Calolzio Aldo Valsecchi affiancato dall'assessore Tina Balossi e dal consigliere Ebe Pedeferri nonché dai rappresentanti di Erve, Vercurago, Monte Marenzo e Pescate nelle persone dei primi cittadini Giancarlo Valsecchi, Carlo Greppi, Paola Colombo e del vicesindaco Miriam Cornara.
Alla benedizione impartita da don Luca, parroco di Sala, ha fatto seguito l'elencazione di alcuni numeri a riprova dell'importanza del "lavoro" svolto dai Volontari del Soccorso di Calolzio.
8.385 sono stati - in totale - i servizi svolti nel 2018 dei quali 2.756 come "118". E' stata prestata poi assistenza a 203 gare e sono stati compiuti 1.295 viaggi per accompagnare pazienti in dialisi. Ed ancora, sono stati etichettati come "servizi sociali" 1.338 trasporti di persone disabili, inferme o anziane con 433 uscite, poi, a carico della squadra di Brivio nell'ambito della convenzione in atto con il Comune rivierasco. 170.541, nel complesso, i chilometri macinati.
Don Luca durante la benedizione
"Non sono solo dei numeri: dietro ci sono delle persone, che salgono su questi mezzi e soprattutto persone che vengono soccorse o accompagnate" ha aggiunto Luca Puleo, presidente regionale di ANPAS, l'organizzazione a cui i Volontari calolziesi afferiscono. "Nel momento in cui ad una associazione vengono donati due mezzi, vengono donati perché evidentemente questa associazione fa. Il verbo giusto è fare. Oggi dunque noi ringraziamo chi ha donato questi due mezzi ma in realtà il ringraziamento è opposto: chi ve li ha donati vi ringrazia per l'attività che fate. Questa non è carità è beneficenza. La carità la si fa a chi non ha niente. Beneficenza la si fa nel momento in cui, come in questo caso, serve per far continuare un servizio per gli altri" ha sottolineato per poi aggiungere un'ulteriore riflessione sul momento di difficoltà che il terzo settore sta vivendo in un campo come i servizi extra urgenza che fanno gola anche a realtà con fini di lucro.
Luca Puleo
"Una associazione come le nostre campa se ha tre cose: la solidità economica, i mezzi adeguati e i volontari e le volontarie. Il fatto che oggi si ammoderni il parco macchine rende più solida l'associazione anche agli occhi di chi spera che l'associazione non sia così solida. La quarta cosa necessaria è appartenere a una rete" ha chiosato sottolineando così anche l'importanza di fare squadra per resistere al mercato.
E lunga vita ai Volontari del Soccorso di Calolzio è stata augurata anche dal Presidente Provinciale di ANPAS intervenuto prima del vicesindaco Aldo Valsecchi che, a nome anche dei colleghi amministratori degli altri Comuni presenti, ha ricordato la fiducia riposta dagli utenti nelle "tute arancio". "Il vedervi arrivare rassicura. Oggi le ambulanze sono ospedali che giungono sul posto. I due nuovi mezzi testimoniano la fiducia che chi ve li ha donati ripone in voi. Grazie".
Il presidente Carsana con la signora Rosa
Nell'occasione il presidente Carsana ha voluto consegnare due attestazioni "storiche" ritrovate negli archivi alla signora Rosa Arrigoni, soccorritrice della prima ora, "a riposo" da anni per sopraggiunti limiti di età.A Stefania Longhi, giovane responsabile dei servizi, infine, l'onore e l'onere di procedere al taglio del nastro seguito poi... da quello della torta a tema, ultima ciliegina su una giornata felice per l'Associazione.
A.M.