Si è aperto nella mattinata odierna il procedimento penale intento nei confronti di T.A., 41enne di Lecco, accusata di aver provocato la morte di due gatti e di averne maltrattati altri quattro nonché di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità per aver disatteso - stando ai capi d'imputazione - l'ordinanza emessa nei mesi scorsi dal sindaco Virginio Brivio che, dopo la denuncia presentata dall'Enpa a carico della donna, le aveva vietato di detenere altri animali. L'intera vicenda muove infatti dal dettagliato esposto presentato dall'Associazione: la lecchese, secondo quanto ricostruito, avrebbe ottenuto in custodia da altri i loro amati 4 zampe, due dei quali, Stella e Stellina, poi trovati morti. Quest'ultima, un cucciolo, si ritiene addirittura possa essere stata congelata nel freezer di casa dall'imputata, assistita dall'avvocato Nadia Invenizzi. Almeno altri quattro esemplari poi avrebbero subito "sevizie" riuscendo comunque a salvarsi.
L'udienza odierna è durata giusto una manciata di minuti. Al cospetto del giudice monocratico Martina Beggio si sono costituite parte civile l'Enpa Nazionale e la sezione di Bergamo, competente sul lecchese nonché l'UDGA - Ufficio garante diritti animali che nel proprio statuto contempla proprio interventi legali in difesa dei diritti di randagi e non solo.
La seduta è stata poi aggiornata alla prossima settimana: il 21 maggio verrà conferito l'incarico ad un perito per valutare la capacità di intendere e volere della 41enne nonché la sua eventuale pericolosità sociale per stabilire poi la capacità di stare in giudizio della donna. La difesa non ha escluso la possibilità di adire comunque a riti alternativi.