Lecco: tante idee per il progetto Laorca Lab, l'ex scuola sarà una 'casa di quartiere'
Si è spinta a Laorca la terza tappa di incontro tra Amministrazione comunale e quartieri lecchesi, pronti ad essere toccati uno ad uno per intercettare i bisogni della comunità e rinsaldare il legame con le autorità.
Riccardo Mariani, il sindaco Virginio Brivio e Ruggero Plebani
Tra le protagoniste dell’assemblea pubblica di mercoledì sera, ad esempio, c’è stata proprio la location scelta per il confronto, ovvero la Scuola Primaria Statale “Pio XI” di Corso Monte San Gabriele, pronta ad accogliere il lancio di Laorca Lab. Nato dalla valutazione delle esigenze della rete dei servizi per la disabilità locali ed approvato a gennaio in condivisione con l'Ambito distrettuale di Lecco attraverso il bando "Welfare di comunità" di Fondazione Comunitaria del Lecchese, il progetto esposto alla platea dall’assessore alle Politiche sociali Riccardo Mariani e dal responsabile della Rete dei Servizi per la disabilità Ruggero Plebani prenderà forma con la realizzazione, nel quartiere, di un vero e proprio laboratorio capace di coinvolgere cittadini, reti di servizi e sodalizi locali. Visto il profondo cambiamento dell’offerta (e, soprattutto, della domanda) sul territorio lecchese, i Servizi per la disabilità locali hanno infatti concordato sulla necessità di abbandonare i “vecchi modelli” a favore di luoghi polifunzionali in cui unire competenze e necessità diverse. Uno di questi spazi, a detta dell’Amministrazione, potrebbe essere proprio lo stabile di Corso Monte San Gabriele, per il quale gli stessi laorchesi avevano chiesto una nuova funzionalità vicina ai bisogni del rione.
Beatrice Civillini
Tra le varie sinergie proposte durante l’assemblea, a spiccare è stata anche quella con il centro Il Giglio di Pescarenico, che con la voce della coordinatrice Beatrice Civillini ha esposto le proprie iniziative dedicate all’animazione over 60. Ricollegandosi alle "case di quartiere” citate da Ruggero Plebani, la referente ha infatti messo sul tavolo l’idea di un “Giglio diffuso” intergenerazionale ed interculturale, capace di coinvolgere diversi quartieri lecchesi “senza istituire un servizio rigido con delle caratteristiche troppo codificate, ma permeabile con quello che succede intorno, con ciò che entra e con ciò che si va ad intercettare”.Tante, quindi, le attività pensate per intercettare rioni come Laorca, che attraverso spontanee richieste di collaborazioni potranno promuovere attività informatiche rivolte a persone con disabilità con finalità di mantenimento cognitivo e sviluppo di competenze; corsi per l’uso di personal computer per anziani, bambini e adulti, nonché promozione della spesa online per persone con difficoltà di spostamento.
F.A.