Lecco: una panoramica sulle politiche sociali con nidi saturi, 54 minori in comunità e centinaia di domande per i contributi

Riccardo Mariani e Marina Panzeri
Ad illustrare i dati dei servizi sociali relativamente al 2018 è stata la dirigente competente, Marina Panzeri, che ha sottolineato quegli "aspetti identificativi dello stato dell'arte dell'impatto dei servizi".
Partendo dai Servizi infanzia e famiglia il primo dato evidenziato è che per quanto riguarda gli asili nido comunali si tratta di un servizio utilizzato prevalentemente da famiglie italiane: sono state lo scorso anno 206, contro le 46 straniere e le 39 "miste", in crescita rispetto al passato. In riferimento all'età dei genitori la situazione è molto variegata da un rione all'altro. Come ha sottolineato Panzeri, ad esempio, nella struttura di San Giovanni (nido Arca di Noè) la maggioranza relativa delle madri ha tra i 36 e i 40 anni (sono 40 su 97) seguite dal gruppo delle mamme 31/35enni, che sono 35. Tendenza inversa al nido di Pescarenico (Arcobaleno) dove su 60 madri 24 hanno tra i 26 e i 30 anni. Rispetto alla "tipologia" di famiglie che si avvalgono di questo servizio restano nettamente prevalenti le famiglie cosiddette tradizionali (oltre 200) ma sono in crescita le famiglie "ricostituite" (4), le famiglie omogenitoriali (2) e quelle monogenitoriali (8). "I nidi comunali sono assolutamente saturi e nel 2018 non ci sono stati rimandi rispetto agli ingressi, questo ci dice che utilizzano questo servizio famiglie molto orientate rispetto alla scelta del nido" ha spiegato Marina Panzeri.
Intensa nel 2018 anche l'attività del Servizio tutela dei minori e dei legami famigliari: 254 i minori in carico nel corso del 2018, tra cui 171 italiani e 83 stranieri. Di questi 60 sono le nuove situazione segnalate nel corso dello scorso anno. Sono stati nello stesso periodo 252 i minori seguiti per procedimenti civili e 57 quelli coinvolti in procedimenti penali; 32 sono stati i minori inseriti in comunità e 34 quelli affidati ad una famiglia: "tra loro solo due sono stati consensuali - ha aggiunto la dirigente - negli altri casi si è trattato di affidi disposti dal Tribunale dei minori".
Altro capitolo quello del Servizio famiglia e territorio: 1028 sono state le persone che si sono rivolte al punto Informativo o di orientamento, accessi che hanno dato origine ad un totale di 2301 attività dello sportello: in oltre mille casi si è trattato di attività di informazione e orientamento; per 1086 situazioni si è reso necessario un supporto per l'accesso ad altri servizi o a prestazioni di sostegno economico; negli altri casi si è trattato di indirizzare queste persone ai servizi territoriali. Sono stati invece 1322 i nuclei famigliari presi complessivamente in carico dal Servizio famiglia e territorio - nella stragrande maggioranza italiani (1008) - e in molti casi l'intervento dei servizi sociali si è concretizzato in misure di sostegno economico e materiale: 57 i contributi economici erogati, 13 i buoni per interventi "indifferibili e urgenti", 230 esenzioni Tari accertate, 8 rette agevolate del nido, 132 domande presentate per la misura "nidi gratis" e 47 le persone che hanno usufruito gratuitamente della mensa comunale. Centinaia le richieste per i buoni per pagare le bollette: 601 le domande per il bonus elettrico, 570 le domande per il bonus gas e 238 quelle per il bonus idrico. In 140 hanno chiesto poi l'assegno per il terzo figlio e in 40 quello per la maternità. Sono state 173 le richieste per il REI, ma solo 84 sono state accettate. Grazie alla collaborazione con il Fondo solidarietà al lavoro e con la Croce rossa, sono stati erogati altri contributi su segnalazione del Comune; anche l'iniziativa "Pranzi sospesi" si è rivelata una preziosa risorsa che ha permesso a 20 persone di usufruire di 614 pasti gratuiti nei sei locali aderenti.
Altri aspetti delicati per la vita delle persone di cui i servizi sociali devono farsi carico sono la casa e il lavoro. Complessivamente nel 2018 sono stati assegnati 30 alloggi in edilizia residenziale pubblica, 21 alloggi socio-assistenziali (appartamenti Aler), 12 nuclei hanno usufruito del housing sociale, sei persone sono state accolte grazie a soluzioni abitative alternative, mentre in 72 hanno transitato dal centro di accoglienza di via dell'Isola; oltre 60 le domande di contributo (Aler, Regionale e Fondo emergenza) presentate e 79 le situazioni di emergenza abitativa emerse. Anche rispetto al lavoro i servizi hanno dovuto darsi da fare: Cesea, il progetto EnnEnnE e il Servizio educativo al lavoro hanno preso in carico e accompagnato al lavoro rispettivamente 28, 16 e 316 persone.
Un ultimo tema toccato dalla relazione di Panzeri è quello degli anziani, per i quali il Comune deve darsi sempre più da fare: 3435 gli accessi registrati dallo spazio Il Giglio di Pescarenico, due i "non più giovani" inseriti in centri diurni e 49 in strutture residenziali, 148 i fruitori del Servizio di assistenza domiciliare, 134 coloro che si sono avvalsi del pranzo a domicilio e 28 le segnalazioni inviate per i voucher sociali. Infine 1072 le lettere che sono mandate ad anziani over 75 anni soli a seguito del lavoro di mappatura svolto in collaborazione con la rete servizi territoriali.
Diverse le riflessioni che la relazione ha stimolato nei consiglieri. Sulla scia dell'inchiesta portata avanti in Emilia-Romagna sugli affidamenti di minori, l'esponente del Movimento 5 stelle Massimo Riva ha chiesto qualche chiarimento sul funzionamento del servizio, sulle tendenze e le possibilità di monitorare il fenomeno degli affidi. Ma nel lecchese il tema sembra non porsi affatto: "Il problema per noi è semmai quello di trovare delle famiglie affidatarie. Nel nostro caso i numeri sono stabili e l'affido è disposto quasi esclusivamente dal Tribunale dei minori: noi abbiamo un Servizio affidi dedicato che seleziona le famiglie affidatarie le accompagna nel percorso; molto spesso poi le famiglie sono affiancate anche dai Servizi sociali del Comune. Il nostro orientamento è quello di valorizzare e lavorare con la famiglia di origine: infatti nel corso nel corso del 2018 sono stati 27 gli incontri protetti promossi e 16 minori i cui genitori hanno partecipato al percorso sulla genitorialità della casetta di Santo Stefano.
Alberto Anghileri (Con sinistra cambia Lecco) e Luigi Comi (Partito democratico) hanno invece puntato l'attenzione sull'impoverimento della società lecchese e sulla crescente vulnerabilità.
"La vulnerabilità sociale in particolare di anziani e disabili è in aumento - ha commentato Mariani - Come uno degli spaccati emergenti riguarda i nuclei famigliari mono-genitoriali, che rappresentano una delle frontiere della vulnerabilità sociale emergente, per via dell'aumento dei carichi di cura, del rapporto con il lavoro, delle difficoltà di conciliazione vita-lavoro e quelle economiche".
Anche Panzeri ha portato qualche considerazione su questo tema: "La nostra urgenza è il dato degli anziani soli, questo sta diventando per noi un elemento su cui riflettere e trovare degli interventi non tradizionali e in questo senso dei progetti già ci sono. Dal punto di vista della crisi, il dato è l'accesso alle misure oggettive: ci sono degli indicatori di reddito molto bassi e da questi dati non si scappa, la nostra percezione è quella di un tenore di vita che si sta abbassando. Quello che rende tutto più acuto è la solitudine: questo vale per gli anziani, ma anche per le famiglie con bambini piccoli disabili molto gravi, dove la coppia è totalmente assorbita dalla cura del minore".
Manuela Valsecchi