Lecco: l'ASST 'eredita' un caseggiato e si prepara a far cassa sfrattando gli inquilini
A caval donato non si guarda in bocca. L'ASST di Lecco gira però lo sguardo alle proprie tasche. L'Azienda socio sanitaria territoriale ha infatti deciso di liquidare, per fare cassa, una proprietà immobiliare ereditata da un'anziana lecchese che, nel proprio testamento, aveva indicato l'ospedale Manzoni quale beneficiario di un sostanzioso lascito. E per farlo “sfratta” tutti gli attuali inquilini, nella consapevolezza che un caseggiato vuoto e dunque libero da vincoli vale di più di un caseggiato occupato.
Il caseggiato in questione, con i civici 40 - 42 - 44- 46
Qualcuno il “benservito” lo ha già ricevuto, qualcun altro se lo aspetta, altri condomini sono completamente all'oscuro della “novità”. Eppure la deliberazione 427 del 27 giugno 2019 parla chiaro fin dall'intestazione. “OGGETTO: DISDETTA CONTRATTI DI LOCAZIONE RELATIVI ALLE UNITA' IMMOBILIARI SITE IN LECCO, VIA AZZONE VISCONTI, DI PROPRIETA' DELL'ASST DI LECCO, ED ASSUNZIONI DI TUTTE LE INIZIATIVE PROPEDEUTICHE ALL'INDIZIONE DI GARA PUBBLICA PER ALIENAZIONE DELL'INTERO COMPLESSO IMMOBILIARE”. I civici interessati sono quelli da 40 al 46, lato pari della strada a due passi dal ponte vecchio, in una zona dunque assolutamente centrale della città. Si tratta di una vecchio caseggiato a ringhiera, con inserite anche attività commerciali, tra i quali un bar. “Siamo gli ultimi arrivati: siamo qui da un anno, siamo al corrente della decisione dell'ospedale di vendere ma non abbiamo altri dettagli” confermano i titolari dal bancone.
“Non ho ricevuto nulla e spero riuscire a pagare il dovuto per far scattare così i prossimi 6 anni d'affitto” dichiara invece un altro storico occupante, già notiziato dalla vicina della lettera recapitatale per invitarla a lasciare l'appartamento dove vive dagli anni '80.Il “piano” dell'ASST, messo nero su bianco, è infatti chiaro. Pur in attesa ancora della perizia commissionata dall'Agenzia delle Entrate per una stima del valore del complesso - effettivamente entrato nelle disponibilità dell'Azienda nel 2017 alla morte della sorella della signora E.C., scomparsa invece cinque anni prima - verrà comunicata a tutti i locatari, entro i termini di legge, formale disdetta dei contratti in essere al fine di precludere il rinnovo tacito degli stessi.
Entro la fine del 2024 lo stabile sarà così sgomberato. E l'ospedale pronto a far cassa, attraverso specifica gara pubblica per l'alienazione. Chissà se E.C si immaginava proprio questo scegliendo il "Manzoni" quale suo erede...
A.M.