L'autoindulgenza del M5S è poraccitudine
Caro Direttore
A me fa sempre impressione la capacità di auto-indulgenza che politici e militanti grillini hanno nei confronti di sé stessi
Ci sono voluti 70anni per (auto)distruggere credibilità e reputazione di Dc/Pci, è bastata una manciata di mesi al Governo per quella del M5S.
Se nei partiti della Prima Repubblica spesso si sono salvati i militanti, diversi dai propri vertici, così non è nel M5S che vede i propri giustificare ogni qualsivoglia piroetta, cambiamento, retromarcia, promessa rimangiata dai propri vertici politici, e nemmeno l’umiltà di dismettere il tono predicatorio e spocchioso da “e allora il pd?”, come se vivessero in una specie di extraterritorialità che li esime da ogni responsabilità.
La scusa, lo leggiamo anche dai più insignificanti rappresentanti locali, è che senza di loro ci sarebbe un Governo di destra.
Questo evidentemente li (auto)giustifica nel fare politiche e Leggi di destra.
Ultima il Decreto “Sicurezza bis”.
La capacità di autoindulgenza che i grillini hanno nei confronti di sè stessi è infinita e ingiustificata: Condoni, Tav, Ilva, migranti, tasse, Rai, Ambiante, voti di fiducia, trasparenza, NoEuro, Tap, sicurezza sul lavoro, mai con la Lega, basta aiuti alle banche ect
Invece va chiamata accondiscendenza, complicità perché si cincischia un po’ e poi si accetta tutto e all’origine c’è, è inutile negarlo, la colpa maggiore, il via libera alla possibilità di comandare data a Salvini e alle sue idee, pur avendo, il M5S, oltre il 30% di consensi in Parlamento.
Il M5S non ha tenuto fermo nemmeno qualche buon principio. Dovrebbero togliere il velo dell'ipocrisia e della poraccitudine e allearsi anche localmente per le amministrative.
Chi si somiglia si piglia.
A me fa sempre impressione la capacità di auto-indulgenza che politici e militanti grillini hanno nei confronti di sé stessi
Ci sono voluti 70anni per (auto)distruggere credibilità e reputazione di Dc/Pci, è bastata una manciata di mesi al Governo per quella del M5S.
Se nei partiti della Prima Repubblica spesso si sono salvati i militanti, diversi dai propri vertici, così non è nel M5S che vede i propri giustificare ogni qualsivoglia piroetta, cambiamento, retromarcia, promessa rimangiata dai propri vertici politici, e nemmeno l’umiltà di dismettere il tono predicatorio e spocchioso da “e allora il pd?”, come se vivessero in una specie di extraterritorialità che li esime da ogni responsabilità.
La scusa, lo leggiamo anche dai più insignificanti rappresentanti locali, è che senza di loro ci sarebbe un Governo di destra.
Questo evidentemente li (auto)giustifica nel fare politiche e Leggi di destra.
Ultima il Decreto “Sicurezza bis”.
La capacità di autoindulgenza che i grillini hanno nei confronti di sè stessi è infinita e ingiustificata: Condoni, Tav, Ilva, migranti, tasse, Rai, Ambiante, voti di fiducia, trasparenza, NoEuro, Tap, sicurezza sul lavoro, mai con la Lega, basta aiuti alle banche ect
Invece va chiamata accondiscendenza, complicità perché si cincischia un po’ e poi si accetta tutto e all’origine c’è, è inutile negarlo, la colpa maggiore, il via libera alla possibilità di comandare data a Salvini e alle sue idee, pur avendo, il M5S, oltre il 30% di consensi in Parlamento.
Il M5S non ha tenuto fermo nemmeno qualche buon principio. Dovrebbero togliere il velo dell'ipocrisia e della poraccitudine e allearsi anche localmente per le amministrative.
Chi si somiglia si piglia.
Paolo Trezzi