Lecco: il Carillon vivente e il funambolo Loreni suggellano 'Con la testa all'insù'
Si è conclusa con l’esibizione di ieri sera, domenica 18 Agosto, la seconda edizione del festival delle meraviglie d’alta quota “Con la testa all’insù” che per tre giorni consecutivi ha trasformato il Centro Storico di Lecco in un vero e proprio palcoscenico all’aperto.
Lo spettacolo è incominciato intorno alle ore 21 in Piazza Garibaldi dove un’eterea ballerina in tutù bianco ha volteggiato accompagnata dalle romantiche note di The rivers flows in you di Yiruma suonate da un settecentesco pianista. Un Carillon vivente, realizzato dalla Compagnia Italento, che ha stregato i lecchesi e i turisti.
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A seguire il gran finale con il funambolo Andrea Loreni, un professionista della disciplina conosciuto a livello mondiale, che unendo la sua arte alla meditazione ha camminato sospeso sopra le teste del pubblico fino a raggiungere il tetto del Teatro Sociale.
“Per realizzare questo spettacolo c’è dietro tanto lavoro per la selezione degli artisti e per risolvere i problemi tecnici legati ad ogni performance. Un grazie particolare al pubblico e alle compagnie che sono intervenute e che portano l’arte italiana nel mondo. Artisti come Andrea Loreni fanno scoprire quello che in Italia siamo in grado di produrre. I funamboli rappresentano l’uomo che cerca di elevarsi verso l’alto, verso sogni superiori...questo è il significato del Festival delle Meraviglie. Pensiamo quindi di camminare verso l’alto e a guardare verso l’alt.” ha spiegato Alessandro Serena direttore artistico di Circo e dintorni.
Presente in rappresentanza del Comune di Lecco l’assessore al turismo Francesca Bonacina che ha ringraziato tutti i collaboratori dell’Ufficio turismo che hanno reso possibile la rassegna e il numeroso pubblico.
C.Ca.