Torre de' Busi: il gruppo Alpini di Sogno in festa per il 55esimo di fondazione

Nella mattinata di domenica 25 agosto Sogno, la piccola frazione di Torre de’ Busi, si è riempita di svolazzanti tricolori in occasione dei festeggiamenti per il 55esimo anno di fondazione del gruppo alpini.

“Un gruppo molto unito che rappresenta un pilastro fondamentale per la società e in particolare per le piccole realtà come le nostre; gli alpini infatti fanno tanto sia per il mantenimento territoriale sia per portare avanti i valori tradizionali tra i più giovani e all’interno di tutta la comunità”, ha commentato Eleonora Ninkovic, sindaco di Torre de’ Busi, presente tra le prime file del corteo insieme ad altre autorità che hanno voluto essere a fianco delle penne nere in questa importante giornata. “I miei auguri vanno a tutti gli alpini, dobbiamo ricordarci chi non c’è più e a tal proposito un pensiero particolare non può non essere rivolto a Balossi Fedele, reduce da poco scomparso”.

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Dunque dopo tre giorni di iniziative presso l’oratorio, il corteo ha preso inizio alle ore 10.00 presso la località Introbina e si è snodato, sulle note del corpo bandistico cisanese, lungo la via principale di Sogno giungendo al Monumento di Sogno dove è stato reso onore a tutti gli alpini.

“Auguri al gruppo di Sogno per questi 55 anni, un grande traguardo raggiunto con impegno, unione e condivisione perché è solo con l’aiuto reciproco che si può continuare a lavorare e a crescere insieme. Voglio dunque ringraziare tutti gli alpini e in particolare il reduce Franco Milesi di Erve, sempre presente alle nostre manifestazioni”. Queste le parole di Stefano Casetto, coordinatore della Val San Martino Nord, affiancato dal capogruppo Meoli Andrea.

La parola è poi passata a Dario Frigeni, vicepresidente vicario della sezione di Bergamo: “È bello essere presente per celebrare il 55esimo anno di fondazione di questo gruppo che guarda sempre verso il futuro. Noi che non abbiamo vissuto la guerra, dobbiamo fare memoria e cultura con mostre, attività, campi scuola, affinché si mantenga vivo il ricordo di coloro che ci hanno preceduti. Non posso che sentirmi onorato di portare questo cappello con la penna nera che rivolta verso l’alto, è per noi un indirizzo e una speranza”.

Dopo l’onore ai caduti, la cerimonia è proseguita con la celebrazione della Santa Messa da parte di Don Daniele Plebani, accompagnata dal coro della parrocchiale.
V.P.
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