Morterone: la grande adunata dei Manzoni che ricordano le loro origini e per un giorno affollano il 'micro comune'
CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


L'amministrazione per tenere viva la memoria del borgo, che in passato era arrivato ad avere fino a 300/400 residenti fissi (oggi ne ha "all'anagrafe" 30, stabili una decina), ha così organizzato il raduno delle famiglie con i cognomi più rappresentativi: Invernizzi, Manzoni e Valsecchi.
Domenica 1 settembre, primo giorno dell'autunno meteorologico, oltre un centinaio di persone hanno risalito i 16 km, fatti a tornanti, godendo di un panorama mozzafiato (non sempre gradevole per chi soffre di vertigini) che da Ballabio portano fino a Morterone. Una trentina di località sparse tra campi e boschi, sparpagliate su una superficie di 14 kmq che hanno dato il soprannome ai loro abitanti. Per cui c'era Giuseppe dello zucchero, Angelo dei ravett del piz. Nomignoli che sono stati raccolti in cartellette che i Manzoni o i loro parenti giunti in rappresentanza sono stati invitati a firmare, per poter poi formare un archivio.
VIDEO
Soddisfatta e a tratti anche commossa la sindaca Antonella Invernizzi che ha presenziato all'evento, rimarcandone l'importanza e la profondità, proprio per il legame che i morteronesi non più residenti hanno mantenuto con il loro borgo, non mancando mai a questa cerimonia e mostrandosi sempre entusiasti e attaccati alle loro origini.