Lecco: l'arcivescovo Delpini apre l'anno pastorale e incontra la comunità cristiana
Si è aperto con uno scambio di riflessioni - nonché, come precisato da monsignor Davide Milani, trovando "risposte alle domande, sollievo per le apprensioni ed indicazioni per il cammino" - il nuovo anno pastorale inaugurato anche a Lecco dalla presenza d'eccezione dell'Arcivescovo di Milano Mario Delpini nel cuore di una Basilica interamente gremita di fedeli.
Da destra mons. Davide Milani, padre Luigi Boccardi, mons. Maurizio Rolla e l'arcivescovo Mario Delpini
Matteo Ripamonti
"Le nostre comunità hanno già dovuto affrontare tematiche nuove, basti pensare alla costituzione delle Comunità pastorali, alle dinamiche che hanno suscitato e alle fatiche che ancora richiedono" ha esordito padre Luigi Boccardi, alla guida della Parrocchia di San Francesco, interrogando l'arcivescovo su quali priorità e quale metodo di lavoro adottare per garantire tale cammino comune, fondato sull'eterogeneità dei singoli rioni ma allo stesso tempo accomunato da "uno stile comune e riconoscibile".
L'attore Matteo Bonanni
L'educatrice Marta Andreotti
Dopo gli interventi dell'educatrice oratoriale Marta Andreotti e del rappresentante della Fraternità di Comunione e Liberazione Manuel Micheli, a concludere la kermesse di interventi sono state le parole di padre Angelo Cupini, della Casa sul Pozzo di Lecco, che nel suo discorso ha voluto appositamente contemplare il paragone con il "vicino di casa" Centro Culturale Assalam, parlando di "un cantiere quotidiano per fra crescere l'umanità, fermentandoci reciprocamente". "Uno è lo spazio dell'Islam e uno quello della carità cristiana: essi si guardano offrendosi stima e sostegno, e proprio in questo modo la Chiesa di Lecco e gli abitanti di questo territorio possono costruire un ponte di prossimità per la pace ed il bene reciproco" ha concluso citando proprio il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato congiuntamente da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.
Padre Angelo Cupini
Manuel Micheli
Tanti diversi spaccati della medesima collettività che, nella serata di sabato, è stata perfettamente sintetizzata dalle parole dell'ospite d'onore. "Molti ammirano Lecco perché è suggestiva, per le sue montagne e per il lago, o perché è la casa delle storie dei Promessi Sposi" ha esordito l'arcivescovo Delpini. "Io, che conosco un po' le parrocchie di Lecco e del circondario, devo dire che invece apprezzo voi e le vostre comunità perché sono una sorprendente intraprendenza del bene. In ogni direzione c'è un'iniziativa, un interrogarsi, un confrontarsi, un fare, un dedicare tempo e risorse, cercando di far fronte ai bisogni e dialogare per fare cultura". A conclusione del momento di dialogo e riflessione, dunque, l'augurio di monsignor Delpini di "essere lieti e gioiosi" in nome di quella stessa "tradizione di bene custodita e ringiovanita in ogni momento" che - nonostante le mille prospettive e sfaccettature diverse - unisce Lecco ed i suoi rioni nel medesimo abbraccio cristiano.
F.A.