Lecco: al campus del Politecnico il ''Laboratorio Nervi'', spazio di ricerca e sperimentazione tra architettura e ingegneria
La “ciliegina sulla torta” – una delle tante – di una realtà che ha già raggiunto livelli di eccellenza, un luogo in cui pensare, sperimentare e fare, traendo spunto dalla grandiosa eredità culturale di un personaggio ormai storico, autentico protagonista del ‘900 italiano. Si insedierà a breve – probabilmente già entro la fine dell’anno – presso l’edificio dell’ex maternità all’interno del campus del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano il “Laboratorio Nervi”, nato da una collaborazione con l’Associazione “Pier Luigi Nervi Project” e finanziato grazie a un contributo di 300.000 euro di Regione Lombardia (su un totale di 504.500 euro complessivi).

Non un semplice archivio delle opere dell’ingegnere, dunque, che comunque potranno essere osservate da vicino grazie all’esposizione di dodici progetti “icona” diventando anche oggetto di attività formative di respiro internazionale, ma un vero e proprio laboratorio in cui approfondire “sul campo” le tematiche della conservazione, del restauro e della valorizzazione delle architetture del ‘900 con un approccio nuovo, di “fusione” tra architettura e ingegneria, che punta a coinvolgere studenti e professionisti provenienti da tutta Europa.

Il Prorettore Delegato Manuela Grecchi
Sotto il profilo della ricerca, l’obiettivo è quello di creare network con partner universitari, istituzioni pubbliche e private per sviluppare argomenti di interesse comune tra cui lo studio dei materiali, le tecniche costruttive e la robotica, che possano ampliare gli orizzonti del restauro e del recupero dell’Architettura Moderna con una particolare attenzione alle strutture in calcestruzzo armato. La sperimentazione, inoltre, che Pier Luigi Nervi ha sempre considerato parte integrante del suo processo creativo, avrà un ruolo significativo di indirizzo nella definizione delle tematiche che verranno affrontate.
A supporto delle attività didattiche e di ricerca sono previsti, infatti, un laboratorio modelli e stampa 3D, uno di robotica per le costruzioni, uno di informatica e uno spazio di co-working e testing. A completare l’intervento – a disposizione dei fruitori del Laboratorio e dell'intero territorio lecchese a cui la nuova realtà intende aprirsi, anche fisicamente – verranno allestiti, con il progetto a cura degli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, un centro di documentazione e un’area espositiva presso la quale troverà sede la mostra permanente “Pier Luigi Nervi. Architettura come Sfida”, un percorso che illustrerà il pensiero e l'opera di Nervi, composto da materiali realizzati dalla PLN Project Association e donati all’Ateneo.

L'architetto Alessandro Colombo e Marco Nervi
Il Laboratorio rappresenta dunque “un ulteriore passo in avanti per il Polo territoriale di Lecco”, come ha dichiarato con orgoglio il Prorettore Delegato Manuela Grecchi, sottolineando “il valore aggiunto che tale approccio di lavoro assume nel nostro Ateneo dove formiamo ingegneri, architetti e designer in un’ottica di didattica trasversale e integrazione di competenze”. Doveroso, poi, in sede di presentazione della nuova struttura, un ringraziamento per il contributo economico a Regione Lombardia, rappresentata a Lecco dal Sottosegretario alla Presidenza Antonio Rossi e dal consigliere Mauro Piazza, che hanno definito il Laboratorio “un luogo prezioso, che auspichiamo possa diventare un volano anche per l’economia locale”.

Antonio Rossi, Mauro Piazza, il prof. Marco Di Prisco
In attesa che il “Pier Luigi Nervi” diventi uno spazio fisico, comunque, la sua anima e le iniziative che lo alimentano sono già entrate nel vivo. Nel mese di luglio, infatti, con il coordinamento scientifico del prof. Marco Di Prisco del Politecnico di Milano, si è tenuta la Summer School “The Shape of Water” a cui hanno partecipato 13 studenti provenienti da Politecnico di Milano, Sapienza di Roma, Università Federico II di Napoli e Università Iuav di Venezia. Tema della School il progetto di restauro della piscina Mincio di Milano, opera realizzata proprio da Nervi nel 1964.
“Sicuramente sarà un punto fermo del Laboratorio e sarà riproposta già il prossimo anno” ha commentato con soddisfazione il prof. Marco Di Prisco, ricordando insieme a Marco Nervi (nipote del celebre ingegnere), non senza emozione, il decennale lavoro di valorizzazione – portato avanti attraverso progetti di ricerca, esposizioni, convegni e seminari – dell’eredità culturale del personaggio da cui prende il nome il nuovo Laboratorio, “che ha finalmente trovato il posto ideale in cui insediarsi, presentandosi certamente come uno spazio di alto pregio scientifico, ma non per questo estraneo al territorio”.
B.P.