I lecchesi e le alluvioni del 1966: soccorsi nel Veneto
La Croce Rossa nel Veneto
Novembre 1966: acqua altissima a Firenze e a Venezia; alluvioni nel Veneto. Dove erano i lecchesi? La stampa locale del tempo scrive : "Lo sforzo della Croce Rossa di Lecco per i sinistrati dell'alluvione: tre automezzi di soccorsi spediti nel Veneto". Si evidenzia in un articolo che "una bambina ha consegnato all'incaricato della Croce Rossa due bambole dicendo "Così alcune bambine del Veneto potranno incominciare a giocare"". Il bilancio delle operazioni di soccorso era, comunque, ben consistente: un'autocolonna era già partita dalla sede lecchese con un carico di viveri e coperte alla volta di Trento. Seguiva un'altra spedizione alla Croce Rossa di Belluno, con 40 quintali di indumenti, coperte e viveri e un'altra indirizzata a Latisana, con viveri e medicinali.Pescarenico per Latisanotta
Sempre la stampa locale riferiva "Al seguito dell'ultimo automezzo vi erano pure alcune patronesse della Croce Rossa, le signore Teresina Vaccari e Francesca Fiocchi, le "sorelle" Lina Affunti e Bruna Ponziani. Nella sede di Olate dirigenti e volontari, con il segretario rag. Franco Poletti, vivono a ritmo frenetico; tutto quello che viene catalogato e caricato sul camion, pronto per essere inviato direttamente ai luoghi da soccorrere. Si evidenziava a tale proposito "Offerte di viveri, indumenti e medicinali pervenuti dall'Unione Industriali e dall'Associazione Piccole Industrie.
L’alluvione a Latisana
La Cooperativa La Moderna ha messo a disposizione la sua colonia di Cortenova; la Popolare ha consegnato un notevole quantitativo di generi alimentari; la San Vincenzo ha messo a disposizione 50 brande con relative coperte; l'Unione Commercianti ha lanciato appello a tutti gli iscritti, affinché diano il loro contributo; i dipendenti comunali hanno fatto confluire nel conto corrente istituito dal Consiglio dei Ministri circa 400.000 lire; la ditta Francesco Comi di via Bassi, dovendo effettuare viaggi a Firenze per prelevare materiale di sua produzione rimasto danneggiato, ha chiesto ai lecchesi damigiane ed altri recipienti per venire incontro agli alluvionati fiorentini nella necessità di reperire acqua". Una colonna di soccorso veniva segnalata in partenza dal palazzo comunale di Valmadrera, con il coordinamento dell'assessore Giuseppe Bianchi e del geometra Roberto Stanzione del CAI. Facevano parte della spedizione volontari del CAI, SEV, Gruppo ANA, Soccorso Alpino e dell'AVIS.I soccorsi da Valmadrera
Notevole la mobilitazione della parrocchia di Pescarenico, con il parroco don Giovanni Brandolese, di origine veneta. Collaborava l'allora brigadiere dei vigili urbani Angelo Blaseotto, di provenienza friulana. Un automezzo con viveri e medicinali era già partito per Latisanotta con il parroco don Giovanni, il presidente della Giunta parrocchiale, Ezio Ballabio, e le volontarie Sandra Frazzarin, Bambina Ripamonti ed Ada Testi. A Latisanotta, frazione del Comune di Latisana, la situazione era tragica perché il Tagliamento aveva sfondato gli argini. Partiva anche la colonna guidata dal brigadiere Angelo Blaseotto con il materiale raccolto dopo il nuovo appello del parroco don Giovanni alla gente di Pescarenico. Il parroco stesso si dichiarava commosso dalla disponibilità dei parrocchiani, che "alla richiesta di aiuto, nel giro di poche ore avevano risposto magnificamente all'appello di aiutare i colpiti del nubifragio".Gli interventi a Latisana
Una comitiva di soccorso veniva segnalata in partenza anche dall'oratorio San Luigi, di Lecco San Nicolò, con l'assistente don Giuseppe Tagliabue ed il coordinamento operativo di Luigi Spreafico, che sarà poi presidente dell'Unione Industriali. Le ultime notizie giungevano ancora da Valmadrera ed informavano che i soccorritori avevano raggiunto la frazione di Frassenè di Voltago, dove "si sono aggiunti a civili e militari nell'opera di soccorso ed armati di attrezzi hanno collaborato a ripulire strade, case, chiese, uffici pubblici ed altro ancora, sommersi da un'infinità di grossi macigni che la forza delle acque ha trascinato a valle".
A.B.