Lecco: con un mozzicone di sigaretta provocò un incendio di paglia, a processo
Un fuoco... di paglia. Questo il "cuore" di uno dei fascicoli approdati nella mattinata odierna all'attenzione del giudice monocratico Nora Lisa Passoni. L'imputato - Antonio R, non presente personalmente, rappresentato dall'avvocato Biagio Pignanelli - è chiamato a rispondere del reato di incendio ai sensi dell'articolo 423 del codice penale. Stando all'impianto accusatorio il 26 marzo 2018 avrebbe provocato un rogo, ai piedi del Monte Melma, in un appezzamento di terreno a lui riconducibile, dove - ironia della sorte - con altro soggetto, secondo quanto riferito dal difensore, era impegnato in opere di pulizia proprio in ottica anticendio. Falciata una porzione di prato e accumulata poi l'erba, diventata nei giorni - seccando - fieno, mentre procedeva ad altri interventi avrebbe inavvertitamente lanciato un mozzicone di sigaretta, appiccando del tutto involontariamente le fiamme, spente grazie all'aiuto di altri conoscenti prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, nel frattempo interventuti in loco così come i carabinieri forestali che hanno poi verbalizzato l'accaduto. Proprio la relazione del maresciallo Mascheroni è stata quest'oggi acquisita agli atti insieme alle dichiarazioni rese nell'immediatezza dell'accaduto dalle altre persone coinvolte nel fatto, non escusse dunque in Aula. A prendere la parola è stato così il rappresentante della pubblica accusa che, ricostruendo la vicenda ha insistito sull'accidentalità delle cause del rogo, evidenziando altresì l'atteggiamento corretto dell'imputato che non avrebbe provato a negare l'evidenza. Riconosciute le attenuanti generiche il viceprocuratore onorario Pietro Bassi ha chiesto la condanna di Antonio R. a 8 mesi, con sospensione condizionale della pena, anche in considerazione della proposta di patteggiamente originariamente avanzata dalla difesa ma rigettata dal giudice. Di suo, invece, l'avvocato Pignanelli, evidenziando proprio le buone intenzioni del suo assistito e sottolineando come fortunatamente non ci siano state conseguenze di particolare entità non avendo le fiamme intaccato un vicino bosco, ha chiesto l'assoluzione dell'imputato e in subordine il non doversi procedere per tenuità del fatto, non essendosi reso necessario, nel concreto, l'intervento dei vigili del fuoco essendo stato il rogo contenuto ed estinto dai presenti.
Per il "verdetto" la causa è stata aggiornata al prossimo 18 dicembre.
Per il "verdetto" la causa è stata aggiornata al prossimo 18 dicembre.
A.M.