Premio scuola digitale: gli studenti degli istituti del lecchese si distinguono con progetti innovativi tra ingegno e fantasia

Dar spazio ai giovanissimi “innovatori digitali” promuovendo così l’eccellenza e il protagonismo delle scuole italiane nell’ambito della didattica e dello sviluppo digitale e imprenditoriale. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Premio Scuola Digitale”, alla sua seconda edizione, sostenuta dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), la cui cerimonia conclusiva si è svolta nella mattinata di sabato 22 febbraio, presso la Sala Ticozzi di Lecco.

Professoressa Barbara Balossi, responsabile del progetto

La manifestazione consiste in una competizione tra scuole, che prevede la partecipazione attraverso gruppi di studenti del primo e del secondo ciclo, che abbiano proposto e/o realizzato progetti di innovazione digitale, sintesi di conoscenze tecniche, tecnologiche, didattiche, metodologiche e imprenditoriali. L’edizione 2019-2020 prevede una fase provinciale/territoriale, una regionale e una nazionale e si compone di due sezioni, una riservata alle scuole del primo ciclo e una per quelle del secondo ciclo.

La Giuria ha precedentemente selezionato 12 progetti finalisti, 6 per la sezione riservata al primo ciclo e 6 per quella del secondo ciclo (6 per la provincia di Lecco, 6 per la provincia di Como), che hanno partecipato quest’oggi alla manifestazione finale, durante la quale gli studenti hanno presentato i loro lavori mediante appositi pitch e video. A esporre con orgoglio i lavori per il primo ciclo sono stati gli studenti degli Istituti comprensivi di Merate (“Montello”), di Barzanò, di Lecco (Lecco 3 “A. Stoppani”) e di Cernusco Lombardone (“Bonfanti-Valagussa”).

Hanno partecipato all’iniziativa anche il comprensivo di Calolziocorte e quello di Como-Rebbio, ma la mancata presenza alla cerimonia ha invalidato la loro premiazione. Invece, a spiegare il proprio progetto per il secondo ciclo, sono accorsi il liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di Erba, e gli Istituti di istruzione superiore statali di Erba (“Romagnosi”), di Lecco (“G Parini”), e di Monticello Brianza (“Greppi”).

Gli studenti dell’Istituto comprensivo di Barzanò

“È sempre più importante che le nuove generazioni studino anche con queste modalità, che seguano le nuove avanguardie tecnologico. L’utilizzo delle tecnologie digitali può servire alla cultura, ma senza perdere di vista quelli che sono i nuclei fondamentali del sapere e che partono dalle metodiche tradizionali dell’insegnamento” ha dichiarato il dirigente del Liceo Scientifico e Musicale “G.B. Grassi”, scuola-polo, professor Sergio Scibiglia.

I ragazzi dell’Istituto comprensivo “Montello” di Merate

MusicBox

Ad aprire le danze è stato il gruppo di ragazzi della scuola di “Montello” di Merate con il loro progetto interattivo MusicBox, composto da strumenti a fiato, corda e percussione realizzati con materiali riciclabili e di recupero.  “Insieme abbiamo scoperto strumenti che prima non conoscevamo” hanno raccontato i piccoli innovatori. “Ora siamo più informati sulla musica, nostra grande passione. Abbiamo provato molte emozioni, sia positive che negative: a volte mettersi d’accordo è difficile, ma abbiamo imparato a confrontarci e a condividere le nostre idee”.

“Faremo un viaggio nel tempo”: così hanno esordito gli studenti dell’Istituto comprensivo di Barzanò “Chiudete gli occhi e tornate con la mente al vostro primo giorno di scuola. Cosa avete provato? Abbiamo pensato di mostrare ai bambini di 5^ elementare, in visita durante l’Open day, un video che mostrasse loro, in maniera scherzosa, gli aspetti più belli delle medie attraverso un video ispirati ai famosi youtuber”. Il filmato, intitolato “Aspettativa vs. realtà”, è stato girato con smartphone, montato con un software open source e ha una durata di 10 minuti.

I ragazzi dell’Istituto comprensivo Lecco 3 “A. Stoppani”

I ragazzi dell’Istituto comprensivo Lecco 3 “A. Stoppani” hanno raccontato “I colori della musica”, dove “la creatività diventa apprendimento, l’interdisciplinarietà si fa spazio in laboratorio, la curiosità diviene contagiosa; dove non si ha paura di sbagliare e più app si sperimentano più il lavoro diventa di qualità”. In tale iniziativa sono riunite arte, musica e digitale. “Tutto il materiale che impariamo lo condividiamo attraverso il digitale: i programmi di presentazione innovativi che vanno a sostituire la classica presentazione PowerPoint; i video; i programmi di rielaborazione grafica come SketchBook”. I file da loro realizzati sono condivisibili dentro e fuori la scuola.

I ragazzi dell’istituto Comprensivo “Bonfanti-Valagussa” di Cernusco Lombardone

“Leonardo: le radici e le ali”

 

Si chiama “Leonardo: le radici e le ali” il lavoro proposto dai ragazzi dell’istituto Comprensivo “Bonfanti-Valagussa” di Cernusco Lombardone: una mappa virtuale che permette di scoprire con piacere tutti gli aspetti della vita del grande genio universale e i luoghi del nostro territorio che ne danno testimonianza. “Abbiamo evidenziato le zone d’interesse, così che ognuno possa seguire il percorso che preferisce”. Grazie a questo lavoro hanno scoperto realtà nuove del nostro territorio imparando a conoscere Leonardo. I ragazzi hanno collaborato nel ricercare le informazioni utili da mettere nel sito, sperimentando nuove modalità di fare lezione.

I ragazzi dell’Istituto statale “Galileo Galilei” di Erba

“Caring sole”

“Caring sole” è una soletta smart per l’healty aging e sicurezza degli anziani pensata dagli studenti del Liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di Erba. Il dispositivo inserito nelle scarpe grazie a una serie di sensori di pressione e di unità inerziali riesce a individuare l’eventuale caduta del portatore e a segnalarla immediatamente ai parenti e ai soccorritori attraverso appositi sistemi di connettività.
“Volevamo creare qualcosa che permettesse un collegamento immediato tra anziani e parenti. Il progetto mira alla sicurezza e alla salute dei più deboli che vivono in autonomia” hanno raccontato i giovani “ingegneri”. Può essere inserito facilmente in ogni calzatura e presenta anche sensori che registrano il numero dei passi giornalieri effettuati, la pressione sulla soletta e il tempo d’appoggio del piede: ciò permette di valutare la qualità di salute e autonomi dell’anziano.

“Serra Nova: il food alla portata di tutti”

“Serra Nova: il food alla portata di tutti” è invece il lavoro presentato dagli studenti dell’Istituto di Erba “Romagnosi”. La serra è stata progettata per lavorare in automatico: l’utente potrà infatti inserire dei programmi e dei parametri per far crescere il seme scelto in modo indipendente. La serra può essere controllata tramite PC e applicazione, e i ragazzi continueranno a lavorare sullo sviluppo per la gestione da remoto.
L’idea è nata con la proposta della cooperativa “Il seme”, e aiuta a ridurre lo spreco a livello alimentare nel mondo e la produzione di CO2 dovuta al trasporto del cibo. Il progetto è indirizzato a famiglie, ristoranti e scuole di indirizzo alberghiero. “Abbiamo voluto creare un progetto che possa rimanere nella scuola, e potrà essere utilizzato anche dalle classi successive” hanno affermato i ragazzi.

Gli studenti e le insegnanti dell’Istituto “G. Parini” di Lecco

L’Istituto “G. Parini” di Lecco ha invece presentato “Fatti per imparare”, rivolto ai 39 studenti con gravi disabilità della scuola. Il progetto prevede laboratori didattici sulla sicurezza, sulla comunicazione per immagini, sulla lettura, sull’igiene, e sulle storie animate.
“Fare didattica per loro significa imparare a costruirsi delle competenze. Perché tutti siamo fatti per imparare” ha dichiarato una delle professoresse responsabili dell’iniziativa. “Utilizziamo tutte le tecnologie per aiutare a facilitare il loro apprendimento, trasformando in video, girati dagli stessi ragazzi, tutte le loro attività”. L’idea finale del progetto è quella di creare un sito internet contenitore dove inserire le produzioni co progettate dagli studenti dell’istituto con disabilità e non.
Due i gruppi di ragazzi provenienti dall’Istituto “Greppi” di Monticello Brianza che hanno proposto altrettanti lavori.

Secondo gruppo di ragazzi provenienti dall’Istituto “A. Greppi” di Monticello Brianza

Primo gruppo di ragazzi provenienti dall’Istituto “A. Greppi” di Monticello Brianza


Alcuni hanno elaborato il progetto nominato “ETA BETA”, che prevede per tutti i ragazzi della scuola un tag RFD di identificazione che dovrà essere passato su uno dei sensori posizionati all’interno dell’edificio scolastico. Lo scopo è quello di facilitare e ottimizzare la vita dello studente, in particolar modo durante la settimana di attività supplementari.

Il lavoro “Mixed Reality Trainer”

Il dispositivo, infatti, aiuta i ragazzi nell’orientamento spaziale, permettendo loro di individuare la posizione della classe richiesta. Prossimo passo è quello di estendere il progetto a grandi eventi extrascolastici.

Il secondo gruppo ha realizzato invece il lavoro “Mixed Reality Trainer” che sviluppa protocolli per la riabilitazione pediatrica a domicilio, con attività basate su giochi che sfruttano visori virtuali. L’applicazione è stata realizzata con il programma Unity, e fornisce supplementi al processo di riabilitazione dei bambini. È completamente open source, quindi scaricabile con facilità e accessibile a tutti, e si adatta ai bisogni e ai livelli dei piccoli pazienti.  Produce file che permettono agli esperti di monitorare il percorso e i progressi del bambino.


Al termine di tutte le presentazioni è stato scelto dalla Giuria il progetto vincitore per ciascuna sezione a livello provinciale, che sarà ammesso alla successiva fase regionale cui farà seguito la sessione finale nazionale del Premio. 1000 euro sono andati a ciascuna sezione per lo sviluppo del progetto giunto al primo posto, mentre ai secondi e terzi è stato attribuito uno speciale riconoscimento.
Per la provincia di Como, premiati il Liceo Galilei, per la provincia di Lecco la scuola Bonfanti e Valagussa di Cernusco e l'Istituto Greppi - sezione informatica.
A.T.
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