Cortenova: la Valle si 'ricongiunge', inaugurato il nuovo ponte della sp62 sul Rossiga

Il primo utente della strada non istituzionale (o quantomeno, non in veste ufficiale) ad attraversarlo è stato il sindaco di Introbio Adriano Airoldi, "passato di lì" in bicicletta giusto giusto al momento dell'inaugurazione: taglio del nastro nel primissimo pomeriggio odierno per il nuovo ponte sul torrente Rossiga a Cortenova, attesa infrastruttura che, di fatto, permetterà ora il ripristino dell'ordinaria viabilità lungo la sp62.


"Un'opera importante per il territorio, importante per Cortenova e non solo, lungo una strada che collega la Bassa e l'Alta Valle, importante dunque dal punto di vista turistico ma anche industriale, trattandosi dell'asse viario che porta anche il traffico pesante" ha esordito il sindaco Sergio Galperti, alla presenza di tanti colleghi in fascia tricolore a riprova di come l'intervento - sostenuto da Regione Lombardia, Provincia e Comune - sia effettivamente strategico, al di là della retorica.

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Senza dimenticare l'elemento sicurezza, particolarmente sentito in Val Rossiga, segnata dalla frana di Bindo ed ancora oggi alle prese con tre frane incombenti, seppur monitorate e sotto controllo, come spiegato dal borgomastro, puntualizzando come la regimentazione delle acque, prevista nel progetto complessivo, abbasserà la classe di rischio del comparto.

E della fragilità del territorio della Valle si è trovato a parlare anche Fabio Canepari, Presidente della Comunità Montana, approfittando dell'occasione e della presenza dell'assessore regionale alla infrastrutture Claudia Maria Terzi per un appello agli enti superiori affinché si riesca a realizzare la "bretella di Primaluna", snodo essenziale per evitare che qualora si ripresenti una problematica come quella dell'estate scorsa, la sp62 non si trovi nuovamente tagliata in due, potendo altresì garantire anche un'alternativa e parallela alla strada del Lago nei collegamenti tra Sondrio e Lecco.

Del resto, ha sostenuto il consigliere provinciale alla viabilità Mattia Micheli, confermando l'interlocuzione in questo senso in atto, la Valsassina, per conformazione e debolezze, "rappresenta il cuore della provincia", dove Villa Locatelli esprime al meglio la propria presenza.

"La prima prima uscita da presidente è stata in Valsassina, vengo sempre volentieri" ha detto dal canto suo il numero uno Claudio Usuelli, cercando di vedere il lato positivo anche in un periodo difficile come quello attuale, caratterizzato dalle conseguenze sociali e economiche dell'emergenza sanitaria. "Il Covid ha regalato un'opportunità per la Valle" ha sostenuto, con riferimento alla riscoperta delle seconde case e della villeggiatura a chilometro quasi 0. "Sono sicuro sarete bravi a trattenere i turisti che arriveranno. Anche la viabilità darà una mano in questo senso".

"Viva soddisfazione e apprezzamento" per l'opera portata a termine è stata espressa dal Prefetto Michele Formiglio per il tramite del suo Vice Mariano Scapolatello che ha altresì sottolineato come l'intervento sia frutto di una proficua sinergia tra istituzioni con il ponte che, da questo punto di vista, rappresenta davvero un punto d'incontro.

Un concetto ripreso anche dall'assessore regionale Claudia Terzi. Facendo riferimento al contributo regionale - 1.800.000 euro - la delegata della Giunta Fontana ha ammesso come rispetto ad altri, quello di Cortenova sia un intervento piccolo "ma spesso e volentieri - ha aggiunto - sono questi piccoli interventi che segnano le comunità locali, nonché l'economia e talvolta la sopravvivenza delle attività. Basta guardarsi intorno per capire che il tessuto produttivo di questa zona è vivo e deve rimanere vivo, anzi deve essere supportato". A tal proposito si è detta sicura che - per il tramite del consigliere Mauro Piazza e del sottosegretario Antonio Rossi, entrambi presenti personalmente e definiti "bravissimi" - ulteriori richieste alla Regione non mancheranno.

Oggi però spazio ai festeggiamenti, con la benedizione - impartita da don Marco, dettosi particolarmente felice di aspergere un manufatto di cui lui stesso ha sentito la mancanza - e il taglio del nastro.

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