Lecco è la provincia lombarda più virtuosa. “Bruciati” solo 9 ettari di terreno agricolo
É Lecco la provincia più virtuosa per consumo di suolo in Lombardia, in particolare per perdita di ettari agricoli convertiti in superfici urbanizzate.
La nostra provincia è quella che, su un territorio urbanizzato pari al 12%, presenta una crescita di consumo di suolo nel 2019 dello 0,09% pari a poco più di 9 ettari che da agricoli si sono cementificati. Il dato più basso di tutta la Lombardia. Nulla a che vedere con Brescia (+ 0,37%), Cremona (+0,36%) e Mantova (+0,34%).

I dati più allarmanti giungono dal settore sud-orientale della regione, in particolare dalla pianura delle province di Brescia, Mantova e Bergamo. In queste sole tre province infatti si concentrano perdite per 355 ettari di suolo nel 2019, il 55% del totale regionale.
Gran parte dei nuovi stock di consumi di suolo in queste province deriva da nuove realizzazioni di compound logisticie centri di smistamento delcommercio digitale, che richiedono grandi superficie che, quasi sempre, atterranno su terreni liberi su cui sia possibile assemblare capannoni da consegnare nel più breve tempo possibile alla committenza. ‘Si tratta di un business immobiliare che deliberatamente trascura i sedimi dei tanti capannoni abbandonati lasciati a deperire spesso di fianco ai nuovi centrilogistici –dichiara Damiano Di Simine, responsabile suolo di Legambiente–una situazione generata dalla inadeguatezza del sistema delle regole necessarie ad arginare un fenomeno che ha molti connotati speculativi’.
E' il dato che emerge dallo studio di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) presentato oggi a Roma e che fotografa la situazione delle trasformazioni territoriali in Italia.

La regione, nel suo complesso, è al primo posto nella classifica nazionale con 287mila ettari di superficie ormai impermeabilizzata da cemento e asfalto: il 2019 ha portato una perdita di altri 642 ettari agricoli convertiti in superfici urbanizzate, un dato in linea con quelli precedenti che si colloca però tra realtà molto differenti, con zone a crescita praticamente zero e altre dove il consumo di suolo è ingente.

Gran parte dei nuovi stock di consumi di suolo in queste province deriva da nuove realizzazioni di compound logisticie centri di smistamento delcommercio digitale, che richiedono grandi superficie che, quasi sempre, atterranno su terreni liberi su cui sia possibile assemblare capannoni da consegnare nel più breve tempo possibile alla committenza. ‘Si tratta di un business immobiliare che deliberatamente trascura i sedimi dei tanti capannoni abbandonati lasciati a deperire spesso di fianco ai nuovi centrilogistici –dichiara Damiano Di Simine, responsabile suolo di Legambiente–una situazione generata dalla inadeguatezza del sistema delle regole necessarie ad arginare un fenomeno che ha molti connotati speculativi’.
