Onno, giovane disperso nel Lago: senza esito le ricerche, arriverà il 'robottino' per scandagliare il fondale

Le attività riprenderanno domani o comunque non appena verrà messo a disposizione delle squadre dei vigili del fuoco lecchesi supportate dai sommozzatori di Milano il "robottino" necessario per scandagliare il Lago che, in quel punto, raggiunge anche i 100 metri di profondità. Ma ormai è chiaro, si cerca un cadavere, dopo che né la pilotina, né le moto d'acqua, né l'elicottero fatto levare in volo da Malpensa per una serie di sorvoli dall'alto hanno avvistato il giovane dato per disperso.

Si è conclusa in tragedia l'uscita in barca di due amici di nazionalità romena, residenti a Torino ma alloggiati in una struttura ricettiva del territorio. Per ragioni al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Lecco la coppia all'altezza di Oliveto Lario è finita in acqua. Non è chiaro se i due ragazzi abbiano tentato un tuffo al largo, dimenticando acceso il motore del natante preso a nolo per il pomeriggio sul Lario. Oppure se, presa male un'onda mentre erano in movimento, si sono ritrovati improvvisamente sbalzati nel Lago.

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Cioè che è certo è che i due hanno disperatamente tentato di raggiungere il mezzo per tornare a bordo, senza riuscirci, gridando aiuto per richiamare l'attenzione delle altre imbarcazioni e dei bagnanti intenti a prendere il sole sulla spiaggia a nord di Onno, all'altezza - sull'altra sponda - delle gallerie prima di Abbadia della ss36. Sentite le urla, un uomo dalla riva non ci ha pensato due volte.

"Ho acceso il motore e, coinvolto un altro ragazzo, siamo partiti verso il giovane che si sbracciava. Quando l'ho afferrato era ormai stremato. Ho cercato di farlo parlare per tenerlo sveglio mentre lo portavamo verso la spiaggia, allertando i soccorsi. Solo poi mi ha detto che con lui c'era anche un amico. Ma noi non lo abbiamo proprio visto. La felicità per aver salvato una vita è così subito svanita. Una tragedia".

Affidato alle cure del personale sanitario, il 26enne recuperato dai bagnanti è stato trasferito in ospedale, tutto sommato in buone condizioni, nonostante il principio di annegamento e lo shock per l'accaduto. Del compagno di avventure, un connazionale classe 1994, non è stata invece riscontrata traccia.
Le ricerche iniziate poco dopo le 16.30, con la richiesta di intervento lanciata al numero unico per le emergenze, si sono protratte a lungo. Senza esito. La speranza è ora legata al "robottino", per restituire quantomeno alla famiglia del ragazzo un corpo da piangere. Una qualcosa che non è stato possibile garantire alla consorte e ai figli di un altro romeno, Ion Costinel, il muratore vimercatese sbalzato fuori dal suo gommone nella notte tra il 16 e il 17 agosto 2014, nello specchio di lago tra l'Orsa e il Moregallo, mai ritrovato.

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A.M.
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