Lecco: il saluto del dr.Chiappani che lascia la Procura per il nuovo incarico a Bergamo

Per il dottor Antonio Angelo Chiappani, l'esperienza professionale al vertice della Procura lecchese si può ormai dire ufficialmente conclusa. Nelle prossime ore infatti, prenderà servizio a Bergamo a diversi mesi di distanza dalla nomina presso il palazzo di giustizia della città orobica.
Un addio in programma dunque da tempo, ma non per questo privo di una buona dose di commozione per Chiappani, giunto a Lecco nell'ormai lontano 2014 per la sua prima esperienza da procuratore capo dopo molti anni trascorsi nella ''sua'' Brescia, terra di cui è originario.

Il sostituto procuratore Giulia Angeleri, il Presidente del Tribunale Ersilio Secchi, il dr. Antonio Chiappani e il sostituto Andrea Figoni

''Qui a Lecco ho speso un sesto della mia vita professionale, ho imparato ad avere a che fare con le persone in un altro modo'' ha detto nella tarda mattinata odierna durante il breve momento di saluto ad alcuni dei collaboratori che lo hanno affiancato in questi anni. ''In questa città ho stabilito un rapporto diretto con chi porta avanti il peso della giustizia e ho ricevuto tanto affetto. Lecco ormai e questa Procura sono la mia seconda famiglia, ma sono sicuro che avremo modo di ritrovarci''.
Nel suo commosso intervento, il dottor Chiappani ha avuto modo di ribadire quanto già detto diverse volte: ''Lecco merita molto di più'', riferendosi al numero risicato di forze che operano presso gli uffici al quinto piano del palazzo di giustizia, seppur con grande professionalità e impegno, a giudicare dall'ingente mole di fascicoli assegnati a Pm e Vpo.
A questo proposito non ha potuto non rivolgere un pensiero ai tre sostituti ai quali da oggi, toccherà portare avanti da soli il gravoso lavoro quotidiano in Procura: Paolo Del Grosso, Andrea Figoni e Giulia Angeleri, in attesa che venga nominato il suo successore e ristabilito in quattro il numero dei pubblici ministeri presenti, come effettivamente è stato per un breve periodo sino a qualche mese fa, prima dell'improvvisa scomparsa della dottoressa Laura Siani. Il timore però, è che i tempi non siano propriamente brevi.
Un grazie dunque, il dottor Chiappani lo ha rivolto ai suoi collaboratori: ''mi hanno aiutato a cresceree a capire cosa c'era da fare, nell'esclusivo interesse della città. Non siamo qui per noi stessi, ma perchè questa città ha le sue aspettative ed esigenze di giustizia''.

Un'isola felice Lecco, in cui l'ormai ex procuratore capo ha potuto allacciare un ottimo rapporto con il resto delle istituzioni, sia all'esterno che all'interno del tribunale. A questo proposito ha voluto rivolgere un pensiero anche al presidente Ersilio Secchi, ''un signore del diritto''.
Un discorso pregno di emozione che ha riscosso il sentito applauso dei presenti e al quale ha fatto seguito la consegna di alcuni omaggi da parte di funzionari e collaboratori.
''Non dimenticheremo l'umanità e la sensibilità che ha dimostrato nei nostri confronti, che l'hanno resa non un semplice capo, ma un leader stimato e rispettato, che come tale saprà farsi apprezzare anche dai futuri colleghi che l'accoglieranno'' il pensiero di cui ha dato lettura una dipendente a nome di gran parte dello staff del quinto piano.
Se il capitolo lecchese è ormai chiuso, ora per il dottor Chiappani se ne apre uno tutto nuovo a Bergamo, dove ad attenderlo ci saranno diverse ''vecchie'' conoscenze lecchesi: dal sostituto Nicola Preteroti, al procuratore aggiunto Maria Cristina Rota che ha retto la Procura dalla scomparsa del procuratore capo Walter Mapelli, per qualche mese ''reggente'' proprio a Lecco tra il 2013 e il 2014, prima appunto dell'arrivo di Chiappani.
G.C.
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