Lecco: Divisione Anticrimine della Questura, nuovo dirigente il dr.Luigi Tarullo. Lotta “interforze” alla criminalità organizzata

Un gruppo di lavoro interforze attivo da novembre per reprimere reati patrimoniali che possono essere legati a infiltrazioni mafiose, un tavolo con i rappresentanti della Polizia locale sul territorio, una attenzione mirata ai fenomeni di immigrazione.
Queste alcune delle principali attività che vedono coinvolto il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Lecco, diretta da lunedì 26 gennaio dal dottor Luigi Tarullo.

Il dottor Luigi Tarullo

Il primo dirigente della Polizia di Stato è in città già da alcuni mesi, e vanta una esperienza pluriennale nel campo del contrasto al terrorismo internazionale.
Classe 1964, nato e cresciuto a Roma, inizia la sua carriera a Firenze nel 1990 nel settore dell’immigrazione, nel periodo della legge Martelli. Entra poi a far parte della Digos, nel contrasto al terrorismo internazionale, negli anni della strage di Via dei Georgofili a Firenze. Trasferitosi a Roma, lavora per oltre 10 anni a servizio del Ministero specializzandosi in armi ed esplosivi, e presso gli uffici giuridici.


Dal maggio 2014 è a Lecco, occupando finora il ruolo di reggente a capo della divisione anticrimine. A seguito di un corso frequentato a Roma, è ora stato nominato dirigente.
“Sono contento di essere qui, ho avuto una ottima accoglienza da parte di persone e colleghi” ha esordito il dottor Tarullo. “La mia sensazione sulla città, tenendo conto che sono qui da poco, è che sia ben vigilata. La Divisione Anticrimine svolge quegli adempimenti connessi ad attività di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria svolti dagli altri uffici della Questura sul territorio. Ha competenza sulle misure di prevenzione, come quelle più semplice come avvisi e fogli di via verso persone che ledono l’ordine e la sicurezza. Si occupa di stalking e violenza di genere, ed è attiva sul territorio nella prevenzione e contrasto alla criminalità”.

Da sinistra Mimma Vassallo, Alberto Francini, Luigi Tarullo, Andrea Atanasio

A questo proposito, come ha evidenziato il dottor Tarullo, da prima dell’estate è attivo un tavolo di confronto tra la Polizia statale e i rappresentanti della Polizia locale sul territorio. “Si tratta di un progetto di "sicurezza sussidiaria", per ottenere una "polizia di prossimità", attraverso la sinergia e raccordo fra gli agenti” ha spiegato. Un’attività svolta grazie all’impiego settimanale di forze aggiuntive specializzate, in aggiunta alle pattuglie della Squadra mobile che, pur con una sua autonomia, fa capo alla Divisione Anticrimine.
Per contrastare la presenza della criminalità organizzata, è attivo da novembre un gruppo di lavoro interforze mirato al contrasto di reati di tipo patrimoniale. “La Questura ha destinato due dipendenti, l’ispettore Vincenzo Pasquale e un suo collaboratore, alla collaborazione con i Carabinieri e la Guardia di Finanza” ha spiegato il Questore Alberto Francini. “L’obiettivo è quello di studiare e individuare precisi obiettivi, che possono risultare coinvolti in reati legati alla criminalità organizzata”.
La Questura lecchese è suddivisa nelle seguenti unità operative:


A capo della Divisione Polizia Amministrativa e sociale è il dottor Italo Cerini. L’Ufficio di Gabinetto è diretto dal dottor Andrea Atanasio, l’ufficio del personale dal dottor Roberto Reina. Il sostituto commissario Domenico Nera è alla guida della Digos. A capo dell’ufficio amministrativo contabile è il dottor Nicolò Raimondo, mentre il dottor Raffele Piccolo (medico) guida l’ufficio sanitario.
Da lunedì il dirigente della Divisione Anticrimine - che potrebbe ottenere la reggenza per l'ufficio del personale al pensionamento del dottor Reina - è il dottor Luigi Tarullo.
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