Lecco: si è spento all'età di 77 anni, Carlo Bonacina, era la 'voce amica' del Comune

Carlo Bonacina con l'ex sindaco Pino Pogliani
I lecchesi, e non solo loro, avevano cara la voce garbata e pronta ad ascoltare, che sentivano appena chiamavano il centralino del palazzo civico. L’impianto era collocato, all’inizio, in un locale al primo piano, proprio a fianco del balcone, sul quale, una “voce narrante” afferma che per far ammirare dalla folla plaudente il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, il giorno della cerimonia inaugurale del municipio, il 13 aprile 1928, venne messo uno sgabello, considerando la limitata statura di Sua Altezza Reale.
Carlo Bonacina traslocò poi a piano terra, sul lato destro, nell’atrio d’ingresso. Ovunque e comunque è stato pronto ad accogliere tutte le telefonate, dimostrandosi enciclopedico nel fornire indicazioni su orari e funzioni degli uffici, su competenze ed attribuzioni dei vari settori, ripartizioni ed assessorati, sui giorni di udienza del sindaco e dei vari assessori. E’ stato anche un elenco telefonico vivente, non solo di interni ed esterni dell’apparato municipale, ma anche di altri uffici di interesse pubblico o di importante richiamo privato, come associazioni di categoria e realtà civiche, sportive e varie.
Carlo Bonacina era nato a Villa San Carlo di Valgreghentino nel settembre 1937. Giunse al Comune di Lecco agli inizi degli anni ’60. E’ stato telefonista del Comune con i sindaci Bonaiti, Rusconi, Puccio, Tirinzoni, Resinelli, Calvetti, Mauri, Boscagli e Pogliani. E’ stato con il sindaco Giuseppe Pogliani che ha lasciato il Comune ed ha ricevuto il premio di fedeltà al lavoro, che veniva assegnato in occasione della festa civica di San Nicolò, il 6 dicembre. C’è da ricordare il suo grande impegno a favore dei non vedenti, nelle file del MAC, Movimento Apostolico Ciechi, e dell’Unione Italiana Ciechi; un’attività che si è manifestata in tanti incontri, in tante iniziative, anche presso la Casa del Cieco di Civate, dedicata alla memoria di un illustre lecchese, mons. Edoardo Gilardi, pluridecorato cappellano dei bersaglieri, nella Grande Guerra 1915/1918, ricordato con una lapide presso la casa natale nel quartiere di San Giovanni. E’ stata una presenza dell’associazione dei non vedenti che è iniziata in sordina, con l’allora assistente della Casa del Cieco di Civate, don Carlo Roncoroni, si è radicata nel territorio come una realtà viva ed operante, per suscitare attenzione ai problemi della categoria ed indicarne soluzioni ed iniziative.
Bonacina lascia la consorte Maria Pia Castelnuovo, lecchese di Maggianico, sposata nel 1966; lascia pure il figlio Dario, poco più che quarantenne, con famiglia di due nipoti. Risiedeva in via Carlo Porta. Il funerale verrà celebrato domani, martedì, alle 15.30 nella Basilica di San Nicolò.
E' stato per me sindaco un collaboratore prezioso; per i colleghi un collegamento essenziale tra gli uffici interni e le diverse esigenze esterne . Ma soprattutto per tutti i cittadini una voce amica capace di far sentire l'amministrazione comunale come una casa accogliente. Stile e gentilezza il segno del suo lavoro.
E poi un cristiano impegnato e vero. Ringraziamo il Signore di avercelo donato
Giulio Boscagli, già sindaco di Lecco
