Catalogo delle donne single di Lecco: nel PC dell'imputato anche la 'bozza' su Monza. 156 euro il guadagno in quattro giorni

La copertina del Catalogo
Proseguirà il prossimo 14 aprile il processo a carico di Nicola Antonio Marongelli (difeso in aula dall'avvocato Stefano Pelizzari), accusato dalla Procura della Repubblica di Lecco di sostituzione di persona, trattamento illecito di dati personali e diffamazione per aver estrapolato diverse informazioni e foto da 1218 profili Facebook, poi confluiti in un e-book messo in vendita nel 2017: il “Catalogo delle donne single di Lecco”.
Quest’oggi al cospetto del giudice Maria Chiara Arrighi si è presentato il consulente tecnico informatico nominato dalla Procura per analizzare il pc ed una chiavetta USB sequestrati al signor Marongelli nel maggio 2017. Sul computer, in particolare, l'informatico ha riscontrato una cartella contenente diversi file riconducibili al processo. Primo fra tutti un pdf – inequivocabilmente salvato in una cartella nominata “Catalogo donne single” - creato il 28 febbraio 2017, elaborazione a sua volta di un documento di testo, probabilmente la versione definitiva del catalogo: si presentava come un elenco con foto correlate e, cliccando su ognuno dei nomi, il consulente ha confermato che si veniva automaticamente indirizzati sul profilo social dell'utente selezionata.
Ma come avrebbe fatto l'odierno imputato a selezionare le “donne single di Lecco”? “Facebook ha una funzione chiamata graphsearch” ha spiegato l'esperto, rispondendo alle domande del Vpo Mattia Mascaro. Esiste cioè una modalità di ricerca avanzata di pagine personali, che possono essere trovate, quindi, restringendo il campo alla località di provenienza e allo stato sentimentale indicato dall'utente. Questi ultimi sono dati che ciascuno, al momento di iscriversi al social decide se inserire nella propria descrizione e se rendere pubblici o meno. “Per chi si era registrato a Facebook in data antecedente al 2017 erano già disponibili criteri di privacy?” ha chiesto il giudice ma a questa domanda il perito non ha saputo dare risposta.
Dato che lo strumento di “graphsearch” nel 2017 era accessibile solamente per i profili configurati in inglese, il sig. Marongelli – che aveva impostato tale lingua per effettuare le ricerche dal proprio account - avrebbe quindi scaricato il link relativo a ciascun nominativo selezionato per renderlo fruibile facilmente a chiunque. Nel corso della propria attività il consulente si è anche imbattuto in una lista di cinque codici numerici annotati dal 58enne: sono quelli che appaiono nella barra di ricerca di Facebook quando vengono selezionati i filtri di ricerca per le città di Lecco, Monza, Bergamo, Milano e Como... ed infatti sul computer dell'odierno imputato sarebbe stato presente un secondo catalogo con altrettanti profili Facebook di ragazze di Monza.
All'interno della medesima cartella era contenuto un documento di testo (“ipotesi prezzi”) su cui il sig. Marongelli avrebbe classificato diversi costi possibili per ogni acquirente a seconda della provenienza. Si sa da un altro file quanto l'uomo avrebbe guadagnato dalla vendita dell'e-book fra il 10 e il 13 maggio 2017: 156 euro e qualche centesimo da 38 compratori totali, sia italiani che americani.
Congedato il consulente, sono state sentite alcune delle querelanti (rappresentate dall'avvocato di parte civile Marisa Maraffino), fra le quali probabilmente la più giovane, che all’epoca dei fatti aveva solamente 14 anni. Nessuna di loro avrebbe mai dato il consenso alla pubblicazione dei propri dati personali.
Si chiarirà invece solo più avanti perché la Procura di Lecco ha chiamato a testimoniare alcune persone che oggi hanno dichiarato di aver scaricato da un sito internet alcuni dati anagrafici di terzi: ciascuna di loro, sempre nel 2017, avrebbe pagato all’incirca 15 euro per risalire ai nominativi e agli indirizzi di altri individui, semplicemente fornendo al sito il numero di targa di chi avrebbero voluto identificare.
Il giudice ha rinviato al prossimo 14 aprile per la concludere la fase istruttoria con l'escussione degli ultimi testimoni e l'esame dell'imputato.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.