Lecco: cade e si infortuna lungo la ciclabile Caviate-Pradello. L'ambulanza lo raggiunge ma poi deve fare 2.5km in retro
Se invece del naso avesse battuto la testa, per “tirarlo fuori di lì” i soccorritori avrebbero perso (inutilmente) del tempo assai prezioso. Merita approfondimento, affinché si risolva celermente il problema per evitare il ripetersi di una situazione del genere, quanto accaduto ieri lungo la ciclopedonale di collegamento tra le Caviate e Pradello, vero fiore all'occhiello – al momento – del lungolago cittadino, apprezzato tanto dagli amanti del fitness tanto da chi, più pacificamente, vuole fare una bella passeggiata, ma con una evidente pecca a livello di sicurezza.
La ciclopedonale. Sotto la strada
La denuncia arriva da un lettore, che ringraziamo per la segnalazione. Nel tardo pomeriggio, un ragazzo in transito in bicicletta con la madre, per ragioni che non si conoscono, è caduto, perdendo copiosamente sangue dal naso. E' accaduto a circa metà del percorso. Dinnanzi all'agitazione di entrambi, un passante si è offerto di allertare il numero unico per le emergenze per richiedere l'intervento di un'ambulanza, arrivata sul posto nel giro di qualche minuto.
Senza arrivare a tanto, forse basterebbe per il momento levare il dissuasore e ridisegnare l'imbocco sud. Avere una pista con un calibro tale studiato per essere percorribile dai mezzi di soccorso senza garantire però l'ingresso alle ambulanze non pare tanto furbo... L'accesso dell'Orsa a Pradello
L'accesso alla Tamoil delle Caviate con il panettone in mezzo
