Lecco, 'movimenti a Palazzo': arrivi e partenze tra le file dei giudici ma senza guadagno. Procura sempre più 'disagiata'

Il dr. Enrico Manzi, presidente della sezione penale del Tribunale di Lecco
in uscita verso la Corte d'Appello di Milano
Giri di valzer a Palazzo di Giustizia. Di quelli da far venir il mal di testa a starci dietro. L'autunno si preannuncia come stagione di arrivi e partenze. Ma, almeno in prima battuta, anche a questa tornata, mi sa che Lecco non guadagnerà molto. Forse nulla. Anzi...
Partiamo dal fronte giudici. La sezione penale al momento schiera come centravanti di sfondamento il Presidente Enrico Manzi, con una corte di colleghe in gonnella: Nora Lisa Passoni, Martina Beggio, Giulia Barazzetta e Maria Chiara Arrighi, avvocato del Foro di Como, da ben 18 anni in servizio sul nostro ramo del Lago quale Got e dunque quale giudice onorario. L'incarico di quest'ultima è ormai agli sgoccioli: portati a termine gli ultimi processi di cui è assegnataria - e nel tempo è stata estensore di sentenze di fascicoli di peso, uno su tutti Metastasi - è stata destinata al civile. -1. Con le valige pronte anche il dr. Manzi: sarà Presidente in Corte d'Appello a Milano. -2. Cambierà ruolo la dottoressa Passoni: passerà all'Ufficio del GIP-GUP. -3. Andrà a sostituire il dr. Paolo Salvatore che con ogni probabilità tornerà ai processi monocratici e collegiali dopo anni quale giudice delle indagini e udienze preliminari. Si ipotizza - per cv - possa raccogliere lui il testimone del dr. Manzi come Presidente. +1. Il numero uno del Tribunale Ersilio Secchi ha poi annunciato - lo ha fatto alla firma del protocollo per la prevenzione e il contrasto dell'usura sul territorio di Lecco, reato per il quale la Prefettura ha chiesto particolare attenzione da parte della magistratura - che dal civile sarà prestato a titolo definitivo un giudice al penale, completando la sezione con 5 elementi togati. +2. Ammesso che si arrivi a +3 con un ulteriore nuovo invio a Lecco (pare già previsto), il conto chiude sempre a 5. Tanti sono gli elementi attuali e tanti saranno quelli futuri. Con un giudice "vero" al posto di un Got. Ma nella sostanza, spostate tutte le pedine, si chiude in pari. Difficile vedere in tale disegno una reale spinta a una più celere definizione delle pendenze.
Il dr. Paolo Del Grosso, sostituto procuratore a Lecco dal 2003.
Ha fatto domanda di trasferimento per Torino
Senza considerare poi tutti i problemi che affollano il "quinto piano" e dunque la Procura, l'Ufficio che dovrebbe "mandare avanti" i fascicoli. Alla cronica mancanza di personale amministrativo - 17 i posti ora occupati dei 24 previsti dalla pianta organica - si è aggiunta (da tempo a dire il vero) quella dei PM. Da un anno manca il Capo. Partito per Bergamo Chiappani, il ruolo è stato assunto quale facente funzione, in prima battuta dal sostituto Paolo Del Grosso. Poi dal dr. Piero Basilone, prestato a Lecco dalla DDA. Da inizio mese la poltrona è del dr.Alessandro Pepé, sostituto a Monza, in lizza anch'egli - come gli altri due citati - per il posto effettivo. Se la sta giocando con il dr.Ezio Domenico Basso, attualmente Capo a Oristano. Ieri, la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura, ha proposto quest'ultimo (con un voto andato però a Pepè). Chi arriverà rischia - estremizzando - di trovarsi ad essere... Capo di sé stesso. Il dr. Del Grosso, a Lecco dal lontano 2003, ha fatto richiesta di trasferimento a Torino. A sorpresa, forse, vista la lunga permanenza in città e la candidatura avanzata anche per passare alla testa della Procura che lo ha visto per 18 anni "sostituto". Non ha mai nascosto il desiderio di migrare altrove il dr. Andrea Figoni ed è ormai trascorso il periodo "di blocco" qui, quale primo incarico. In congedo, da mesi, la collega Giulia Angeleri, prossima a diventare mamma. Dopo l'estate l'unico ingresso sicuro è quello della dottoressa Chiara Di Francesco, classe 1989: andrà a occupare la scrivania rimasta improvvisamente vuota a seguito della morte della dottoressa Laura Siani, mancata ormai un anno fa, dopo qualche mese di servizio in Corso Promessi Sposi. Il suo arrivo pareva destinato a metter fino al turbinio di "rimpiazzi a tempo determinato" iniziato con il dr. Carlo Cinque, applicato da Monza e proseguito poi con Antonia Pavan da Como, Massimo De Filippo da Busto e ora Flavio Ricci da Varese. Pareva. Nella realtà Lecco - con buona pace della politica che come sottolineava il dr.Chiappani non si è mai troppo mossa per la sua Procura - pare destinata a restare ancora sede disagiata. E alla fine il conto lo pagano i cittadini.
A.M.
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