Villa San Carlo: celebrati gli anniversari di nozze di 19 coppie. In San Giorgio le confessioni dei bambini con... una lavatrice

"Siete la dimostrazione che il "per sempre" esiste, che le fatiche quotidiane possono essere superate, che l'amore vince ogni difficoltà". Così don Paolo Ventura si è rivolto alle 19 coppie di coniugi che nella mattinata di oggi, domenica 23 maggio, hanno ricordato il loro anniversario di nozze "a cifra tonda" nella Chiesa Parrocchiale di Villa San Carlo, durante la S. Messa delle 11.00. Un bel momento di festa, che il sacerdote ha detto di sentire anche come un "augurio" per sè stesso nel suo cammino pastorale, "che spero possa essere duraturo e proficuo come i vostri matrimoni".

"Quest'oggi celebriamo anche la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo che crea l'unità nella diversità, quella pluriformità di cui parlava anche il Cardinal Scola" ha affermato il parroco durante l'omelia. "A volte abbiamo la tentazione di inseguire le differenze, per entrare a far parte dell'una o dell'altra "tifoseria": altre, invece, finiamo per uniformarci, per "appiattirci". Il nostro obiettivo comunitario, però, deve essere quello di farci carico dell'unità: lo Spirito ci invita alla disponibilità di cuore, alla novità e al cambiamento, non conosce il "si è sempre fatto così". Nella preghiera chiediamo che scenda con la sua forza prorompente su tutti i coniugi qui presenti, ma anche su coloro che ricordano il proprio anniversario in altri modi [...]".

"Tutti voi - e in particolare le coppie più "longeve", unite da 50 o 55 anni - insegnate che il "per sempre" è possibile" ha proseguito don Paolo, rivolgendosi agli sposi. "Vi invito quindi a farvi portavoce di questo messaggio anche tra coloro che si stanno preparando alle nozze, e in generale ai più giovani, che a volte vedono il matrimonio come una meta lontana: dite loro che le fatiche possono essere superate, che l'amore vince ogni difficoltà, perchè è ciò che fa della persona l'immagine di Dio e della Trinità. Come si legge nel Vangelo, l'amore del Signore è per sempre".

Al termine dell'omelia, il parroco ha invitato tutte le coppie presenti tra i banchi a rinnovare le promesse nuziali pronunciate nel giorno del "fatidico sì", per poi benedire i loro anelli con l'augurio di un futuro altrettanto ricco di amore, concordia e felicità insieme alle rispettive famiglie. La celebrazione si è conclusa con la consegna ai "festeggiati" di una piantina quale simbolico omaggio in ricordo della giornata odierna.

Di seguito i nomi delle 19 coppie:
- 15 anni: Luigi Sangiovanni e Antonietta Iervolino
- 20 anni: Stefano Scaccabarozzi e Laura Fumagalli
- 25 anni: Massimo Tentorio e Romina Colombo; Carlo Maria Sabadini e Serena Milani; Aldo Innocenti e Orietta Motta
- 30 anni: Edoardo Gilardi e Giovanna Rigamonti; Maria Grazia Riva e Paolo Bellomi
- 35 anni: Alberto Ratti e Rosaria Tavola; Roberto Invernizzi e Pinuccia Scaccabarozzi; Raffaele Scaccabarozzi e Enrica De Rocchi
- 40 anni: Arduino Milani e Maria Carla Fumagalli; Massimo Bonacina e Rosella Panzeri; Nunzio Panariti e Maria Luisa Gilardi
- 45 anni: Sergio Panzeri e Ivana Cattaneo; Enrico Scaccabarozzi e Marilena Albrile; Giuseppe Milani e Clementina Anghileri
- 50 anni: Angelo Spreafico e Bruna Butta; Renato Sala e Fernando Ripamonti
- 55 anni: Ostilio Milani e Ida Conti

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Domenica prossima la stessa celebrazione - ormai una consuetudine nel calendario liturgico - è in programma anche a San Giorgio di Valgreghentino, Parrocchia che compone l'Unità Pastorale con quella di San Carlo e che sempre quest'oggi ha visto un altro momento di fede particolarmente significativo e "originale".

Protagonisti, in questo secondo caso, i bambini di terza elementare, riuniti in Chiesa per la loro Prima Confessione alla presenza di una... lavatrice: su invito di don Paolo e delle loro catechiste, i piccoli si sono infatti presentati all'appuntamento indossando delle magliette nere, poi "infilate" nella macchina in un gesto evidentemente simbolico ma in grado di far capire loro il vero e profondo significato del rito cristiano a cui si sono sottoposti nel pomeriggio per la prima volta, all'inizio del loro percorso di catechesi.

"Era doveroso un pizzico di fantasia per far sentire i nostri bambini davvero coinvolti in questo momento che segna una prima importante tappa del loro cammino di fede" ha commentato il parroco dell'Unità Pastorale, spiegando ai presenti il senso della breve messa in scena dopo la lettura del brano di Vangelo del figliol prodigo. "Con le "lezioni" di catechismo avete affrontato una sorta di lungo pre-lavaggio, fondamentale per arrivare pronti a questo momento. Con Gesù non servono tanti espedienti - detersivi, candeggina o ammorbidenti - perchè per farsi perdonare da lui è sufficiente un "giro unico", che diventa un "giro di festa" dopo la "centrifuga" della preghiera, se pronunciata con il cuore".

"D'ora in avanti, quando chiederete scusa per i vostri piccoli errori o mancanze, sentirete l'abbraccio di Gesù, la sua carezza affettuosa, e avrete la certezza di essere amati da lui, come in questo giorno di Pentecoste" ha concluso don Paolo.
B.P.
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