Piani Resinelli: inaugurata la passerella panoramica nel Parco Valentino, 'opera di richiamo'

Si è detto più volte contento e soddisfatto di esserci oggi, in particolar modo per la sinergia che si è venuta a creare tra gli enti e che ha consentito di arrivare a questo risultato. Stiamo parlando del presidente della Comunità montana del Lario orientale e della Valle San Martino Carlo Greppi, che stamani ha aperto i saluti istituzionali per l’inaugurazione della tanto discussa passerella a sbalzo nel Parco Valentino.


Da sinistra Carlo Greppi, Mauro Gattinoni, Antonio Rossi, Giovanni Bruno Bussola, Riccardo Fasoli




“Qui c’è tutto: la tranquillità, che abbiamo gustato e respirato nel camminare venendo qui, un bell’ambiente, il paesaggio, tante proposte turistiche, culturali e gastronomiche”. Il riferimento è ai Piani Resinelli, quel lembo di terra diviso in quattro diversi comuni - Abbadia Lariana, Mandello, Ballabio e Lecco - di fatto meta turistica da diversi anni ma che ora vuole diventare un’attrazione anche per i lecchesi, per lo meno nelle intenzioni dei promotori della giornata di oggi: "Questa realizzazione, criticabile e provocatoria quanto volete, costituisce un richiamo: questo deve fare per i Resinelli, invitare a venire qui, ad apprezzare il paesaggio che c’è qui intorno” ha concluso Greppi, prima di passare la parola a Mauro Gattinoni.





Il primo cittadino di Lecco, mantenendo il filo con il discorso precedente, ha insistito sull’importanza di “non avere paura di sperimentare”, in riferimento alle critiche piovute da più parti rispetto all’impatto di una passerella artificiale in un contesto ampiamente naturalistico. “Poter vivere in modalità diverse la montagna è uno dei tantissimi modi per vederla e gustarla. Non vogliamo dare giudizi estetici ma premiare l’idea, una grande idea, una prima opzione con cui si può valorizzare il territorio, mettere in moto l’economia e stupire. Ci siamo sorpresi noi che siamo lecchesi, figurarsi qualsiasi altro turista”.





La passerella inaugurata quest'oggi è una struttura su pali ancorati alla roccia in cemento armato e finanziata attraverso un bando di Regione Lombardia di 130mila euro. 12 metri di lunghezza a sbalzo sulla montagna, “funzionali per creare un effetto forte: chi ci va sopra e guarda in basso un minimo di vertigine la prova” ha affermato l’ingegner Invernizzi, progettista e direttore dei lavori insieme al dottor Lambrugo, geologo.


Sulla destra Simona Piazza

“La vista è veramente mozzafiato” ha sostenuto invece il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, manifestando il proprio apprezzamento per le migliorie introdotte a seguito di alcune segnalazioni da parte della cittadinanza. “Ciò che stiamo cercando di fare come amministratori, a tutti i livelli, è far capire alla nostra cittadinanza quanto sono belli i nostri territori dal punto di vista turistico, ma anche sotto un aspetto di valorizzazione economica. Abbiamo delle località che non hanno nulla da invidiare al resto del mondo, dobbiamo fare in modo che vengano utilizzate in maniera corretta e conosciute in tutto il loro splendore” è stato il commento di Riccardo Fasoli, primo cittadino di Mandello del Lario, cui ha fatto seguito il breve intervento del sottosegretario ai grandi eventi di Regione Lombardia Antonio Rossi: “Che abbia successo è un dato di fatto. È un sentiero bellissimo che chiunque può fare, famiglie, bambini piccoli, e credo che si stia lavorando nella direzione giusta”.


Sulla sinistra Giovanni Cattaneo

Il consigliere ha poi ceduto la parola - non prima di annunciare di essere al lavoro per ottenere nuovi fondi da investire per valorizzare altre zone di montagna del territorio - a Giovanni Cattaneo, assessore del Comune di Lecco, la cui sfida “sarà quella di far sapere a chi sta passando laggiù che può salire qui e avere un luogo accessibile e inclusivo come questo. Siete stati molto bravi a fare quest’opera, adesso lo sforzo di tutti è quello di spingere per la promozione e fare in modo che da là arrivino qui”. A fargli eco anche il vicesindaco Simona Piazza per cui la passerella "è una novità per il nostro territorio, per imparare a vivere in modo nuovo la bellezza. Io in primis viaggio per mete lontane, poi ci accorgiamo che trovare il coraggio di provare a cambiare il modo con cui viviamo e attrezziamo il nostro territorio può essere solo una ricchezza”.





E non finisce qui. Dalla Comunità montana hanno fatto sapere, in chiusura di mattinata, che stanno continuando le attività di progettazione per il recupero della legnaia e del roccolo, “da utilizzare come punto di osservazione per gli ungulati. Abbiamo già affidato i lavori di sistemazione della strada”. Lavori al momento sospesi per evitare interferenze con i visitatori della zona, ma che riprenderanno a settembre, consentendo così di concludere le opere entro il 2022. "La strada sarà terminata a fine anno, mentre legnaia e roccolo saranno ultimati entro l’estate dell’anno prossimo. Infine, le miniere saranno ulteriormente messe in sicurezza e valorizzate con altri interventi”.
A.A.
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