L'eccidio a Fossoli avvenne il 12 luglio 1944
Era l'alba del 12 luglio 1944 quando le SS prelevarono dal campo di internamento a Fossoli (Reggio Emilia) una settantina di prigionieri politici. Vennero avviati al poligono di tiro dove otto ebrei avevano dovuto scavare una grande fossa. I primi venti vennero fatti inginocchiare sul bordo della fossa e mortalmente colpiti. Il secondo gruppo dei condannati di fronte alla terrificante scena si ribellò ed avvennero scontri durissimi tra militari nazisti ed i prigionieri. Nella confusione del momento due di questi riuscirono a fuggire. L'ultimo gruppo venne portato ammanettato al massacro per impedire reazioni.
E' stata una tragedia collettiva voluta dai nazisti per rappresaglia contro un attentato avvenuto a Genova a militari tedeschi. Fra i caduti di Fossoli quattro lecchesi: Lino Ciceri di Acquate, Antonio Colombo di Germanedo, Luigi Frigerio di Laorca, Franco Minonzio di Castello. Minonzio e Colombo erano stati bloccati dalle SS durante il rastrellamento a casa Villa, al Garabuso di Acquate, dove vennero catturati anche l'americano Louis Biagioni e l'italiano Emanuele Carioni. Quest'ultimo, paracadutato in missione alleata su Lecco, operante per i servizi segreti dell'Italia Libera del sud, era un giovane ufficiale di 25 anni, nativo di Caravaggio; si trovava a Fossoli in attesa della deportazione in Germania: è stato anche lui fucilato. Nell'abitazione delle quattro sorelle Villa si conservava la sua foto accanto a quella dei lecchesi caduti di Fossoli.
Fra i fucilati a Fossoli c'è stato anche Francesco Caglio, attivista dell'Azione Cattolica milanese. Il compianto storico di Valmadrera cav. Achille Dell'Oro lo ricorda nei suoi scritti come presente in parrocchia ad organizzare riunioni inviato dal centro diocesano di Milano. Achille Dell'Oro si richiama anche ai verbali delle adunanze di Azione Cattolica conservato nella parrocchia di Valmadrera e sottolinea la presenza di una dedica di commosso ricordo per Francesco Caglio. Lo stesso Dell'Oro scrive che "Probabilmente la nota è stata redatta a fine guerra 1945 dal compianto maestro Luigi Ramponi, classe 1905".
La città di Lecco dedica al ricordo dei caduti a Fossoli una via in quartiere Caleotto, laterale di via Fiandra; è stata inaugurata nel 1969, 25° dell'eccidio, con discorsi dell'allora sindaco Alessandro Rusconi e del rappresentante dell'ANPI, il consigliere comunale Piero Losi.
E' stata una tragedia collettiva voluta dai nazisti per rappresaglia contro un attentato avvenuto a Genova a militari tedeschi. Fra i caduti di Fossoli quattro lecchesi: Lino Ciceri di Acquate, Antonio Colombo di Germanedo, Luigi Frigerio di Laorca, Franco Minonzio di Castello. Minonzio e Colombo erano stati bloccati dalle SS durante il rastrellamento a casa Villa, al Garabuso di Acquate, dove vennero catturati anche l'americano Louis Biagioni e l'italiano Emanuele Carioni. Quest'ultimo, paracadutato in missione alleata su Lecco, operante per i servizi segreti dell'Italia Libera del sud, era un giovane ufficiale di 25 anni, nativo di Caravaggio; si trovava a Fossoli in attesa della deportazione in Germania: è stato anche lui fucilato. Nell'abitazione delle quattro sorelle Villa si conservava la sua foto accanto a quella dei lecchesi caduti di Fossoli.
Fra i fucilati a Fossoli c'è stato anche Francesco Caglio, attivista dell'Azione Cattolica milanese. Il compianto storico di Valmadrera cav. Achille Dell'Oro lo ricorda nei suoi scritti come presente in parrocchia ad organizzare riunioni inviato dal centro diocesano di Milano. Achille Dell'Oro si richiama anche ai verbali delle adunanze di Azione Cattolica conservato nella parrocchia di Valmadrera e sottolinea la presenza di una dedica di commosso ricordo per Francesco Caglio. Lo stesso Dell'Oro scrive che "Probabilmente la nota è stata redatta a fine guerra 1945 dal compianto maestro Luigi Ramponi, classe 1905".
La città di Lecco dedica al ricordo dei caduti a Fossoli una via in quartiere Caleotto, laterale di via Fiandra; è stata inaugurata nel 1969, 25° dell'eccidio, con discorsi dell'allora sindaco Alessandro Rusconi e del rappresentante dell'ANPI, il consigliere comunale Piero Losi.
A.B.