Lecco: Baccini torna sul palco con i suoi successi e 'omaggi'
Successo ieri sera in Piazza Garibaldi per il concerto di Francesco Baccini all'interno della rassegna musicale organizzata dal Comune di Lecco "Altri Percorsi" Posti a sedere tutti esauriti (con il rispetto del distanziamento interpersonale). I lecchesi non si sono fatti intimorire dalle temperature quasi autunnali e da qualche goccia di pioggia all'inizio dell'esibizione. Lo spettacolo è iniziato alle ore 21.00. Per Baccini è stato un momento particolare perchè quello di ieri sera era il suo primo concerto dopo un anno e mezzo di fermo dovuto al covid.



É stata subito una festa: l'artista ha coinvolto il pubblico e lo ha tenuto incollato alla sua performance fino alla fine. Durante la serata anche qualche improvvisazione e battute. All'inizio ha simpaticamente scherzato sul fatto che pur essendo lui di Genova, con Lecco ha un legame molto stretto: i lecchesi sarebbero molto simili ai genovesi in primis sul fatto di essere "tirchi".



Baccini è stato accompagnato da Fabio Schimmenti alla chitarra elettrica e Massimiliano Baldaccini alla batteria.
In scaletta tante tappe del suo percorso musicale, che prosegue da più di trent'anni. C'è stato tanto spazio per De Andrè, conosciuto a 12 anni. Il tributo si è acceso con “Genova Blues” scritta a quattro mani con il suo maestro e “La ballata dell’amore cieco”.



La carriera di Baccini ebbe inizio nel 1990, dopo tanta gavetta nei piani bar. L'artista ha riproposto alcune canzoni di quei tempi come "Fotomodelle" dell'album Cartoons. Non sono mancati una serie di grandi successi come “Ho voglia di innamorarmi” e “Maschi contro Femmine”, colonna sonora dell’omonimo film ed “Edward Mani di Forbice”.
E ancora “Le donne di Modena” e “Sotto questo sole”, scritta con Paolo Belli ed i Ladri di Biciclette, che hanno fatto scatenare (seppur da seduto) il pubblico lecchese. Doveroso l'omaggio a Luigi Tenco con "Mi sono innamorato di te".



La serata è giunta al termine dopo due ore abbondanti di concerto con la richiesta dal pubblico di una canzone - “Margherita Baldacci” - tratta dall'album “Nomi e Cognomi”, molto discusso perchè pieno di riferimenti a politici e personaggi vari degli anni novanta che chiaramente non apprezzarono il disco.
Serata dunque di alto livello artistico e musicale che i lecchesi hanno ben accolto dopo tanti, troppi, mesi di stop in un'atmosfera che ha riportato alla normalità o quantomeno un po' di spensieratezza di cui tutti abbiamo bisogno.
A.G.