Colico: minacce con un’arma ''clandestina'', 46enne di Casargo arrestato, indagini sui due complici

Lesioni personali aggravate, minaccia e porto abusivo d’armi.
Questi i reati contestati a Fabio Castagna, classe 1969 e residente a Casargo, arrestato dai Carabinieri presso la sua abitazione per l’aggressione a carico del 33enne Elia Manni del 22 febbraio, nei pressi della stazione di Colico.

Sulla destra la pistola utilizzata per minacciare il colichese

Quella sera la vittima dell’aggressione, residente in paese, si era recato sul posto per effettuare un prelievo di contanti ad un bancomat. Fabio Castagna, unitamente ad altri due uomini – italiani e residenti in zona - si trovava nelle vicinanze. I tre stavano danneggiando alcuni sacchi dei rifiuti, e sono stati invitati dal colichese ad adottare un comportamento più civile.
In tutta risposta Fabio Castagna aveva minacciato l’uomo con una pistola – poi risultata “clandestina” - e il 33enne era riuscito a strappargliela di mano e a gettarla altrove. I tre hanno poi aggredito fisicamente l’uomo, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Il tutto è accaduto verso le ore 22.00.
A seguito dell’episodio, che non è stato ripreso dalle telecamere della stazione e di una banca vicina poiché si è verificato al di fuori del loro raggio d’azione, i Carabinieri di Lecco, Colico e Casargo hanno avviato una approfondita attività di indagine. Essa ha portato all’arresto di Fabio Castagna e all’individuazione degli altri due complici, per i quali gli accertamenti sono tuttora in corso.

Il maresciallo Giuseppe Cacicia e il maggiore Gaetano La Rocca

“La posizione gli altri due individui, anch’essi con precedenti e residenti in zona, non ha gli stessi connotati di gravità di quella di Castagna” ha spiegato il maggiore Gaetano La Rocca, che ha illustrato l’attività svolta dalle forze dell’ordine unitamente al maresciallo Giuseppe Cacicia, comandante della stazione di Colico. “Egli ha utilizzato una pistola clandestina, una revolver calibro 32 con matrice abrasa e scarica, per minacciare la vittima. L’arresto è stato effettuato in esecuzione di una ordinanza del giudice per le indagini preliminari, al fine di prevenire ulteriori reati ed evitare che il soggetto fugga. È emerso infatti che l’uomo stava progettando di trasferirsi da alcuni conoscenti in Valsassina, al fine di non essere intercettato”.
Nella giornata di ieri, martedì 10 marzo, è stato invece raggiunto dalle forze dell’ordine che lo hanno tratto in arresto. “Egli ha numerosi precedenti, anche per detenzione di arma clandestina, cui si aggiungono rapina, resistenza a pubblico ufficiale, reati contro il patrimonio, lesioni personali. È stato già condannato in via definitiva in passato”.
La pistola è stata inviata ai Ris di Parma per gli accertamenti balistici e in merito alla sua provenienza.
“Lui è stato l’unico degli aggressori ad essere stato riconosciuto dalla vittima. I tre hanno agito sotto l’effetto dell’alcool, in base a testimonianze che abbiamo raccolto in paese” ha concluso La Rocca.
Proprio la collaborazione dei testimoni è stata preziosa per portare a termine le indagini a suo carico. Gli accertamenti nei confronti dei due complici continuano. Fabio Castagna si trova presso il carcere di Pescarenico.  
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