Calolzio: martedì il presidio dei lavoratori della ex Legler, senza stipendio da aprile

Dopo lo sciopero indetto dai lavoratori della Arlenico e quello della Redaelli Ricambi di Oggiono in questa calda estate - anche dal punto di vista delle relazioni sindacali - è previsto per domani mattina, tra le 9 e le 12, un presidio di sensibilizzazione sul piazzale della ex Legler di Corso Dante 9 a Calolzio. Da aprile otto dipendenti non percepiscono lo stipendio e dalla chiusura del punto vendita a marchio UNES, alla fine di maggio, non stanno nemmeno lavorando, vivendo senza alcuna certezza sul loro futuro.

Lo store di Calolzio in una foto tratta dall'annuncio di vendita pubblicato su Subito

"La storica Cooperativa Legler "ci ha lasciato" nel luglio del 2021" spiega Rino Maisto della Filcams CGIL, riavvolgendo il nastro e ripercorrendo dunque, della messa in liquidazione, i passaggi che hanno portato alla situazione attuale, con il supermercato inattivo, le maestranze di fatto inoccupate e le organizzazioni sindacali non coinvolte nemmeno nell'ultimo avvicendamento tra le società che si sono susseguite nell'amministrazione degli store.
Una situazione, quella descritta, che riguarda i soli lavoratori del comparto alimentare, con il tessile invece "già morto definitivamente", come da espressione scelta da Maisto, con gli ex Legler dunque già lasciati a casa mentre - ed è notizia della scorsa settimana - il negozio di Calolzio parrebbe rientrare, nell'ambito della procedura portata avanti dal commissario, tra quelli opzionati dalla WTT srls, società cinese pronta a insediarsi anche nei punti vendita di Vimercate, Cassano e in prospettiva Ponte San Pietro, qualora dovesse andare deserta l'asta di vendita dello stabile.

Il ramo alimentare, invece, argomenta il sindacalista, a maggio era passato nella gestione della società Armonie, così come i supermercati ex Legler di Treviolo e Ponte San Pietro. "A distanza di qualche mese dal passaggio ad Armonie, sono iniziati a emergere i primi problemi: sugli scaffali spesso mancavano i prodotti e anche i reparti macelleria e gastronomia hanno iniziato a non girare più a dovere. Armonie giustificava tali difficoltà con la mancanza di liquidità dopo l'acquisto di altri negozi ex COOP in Emilia. Fatto sta che sono iniziati anche i ritardi nei pagamenti dei lavoratori, 19 in tutto, tra i tre negozi ex Legler. Armonie ha poi ceduto ad altra società, Sinergie, parte però della stessa Holding. Un passaggio avvenuto coinvolgendoci, attraverso un accordo sindacale. Anche con la nuova società, che avrebbe dovuto avere più liquidità, però, i pagamenti non arrivano. Non viene versato aprile, non viene versato maggio e manca anche la quattordicesima. Dal primo giugno si passa a MB, altra società che non abbiamo mai incontrato, non ha mai risposto nemmeno alle nostre comunicazioni. I negozi, chiusi, dovevano essere riaperti il 10 ma nulla, fino a oggi". In questo contesto, la settimana scorsa a Ponte San Pietro è stato organizzato un primo presidio. Domani si replica a Calolzio.
Nel mentre, come rimbalzato in questi giorni sui social, nell'ambito della procedura, l'intero complesso di Calolzio rimane in vendita (QUI l'annuncio). 1.9 milioni il prezzo.
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