Calolzio: 'Pamela era pronta per l'incontro con il Signore'. In tanti all'addio alla quarantenne
“Non riusciamo a credere tu sia volata via così velocemente”. Non si è ancora sopito a Sala di Calolzio il senso di stordimento per la prematura e pressoché improvvisa dipartita di Pamela Brambilla, mancata a soli quarant'anni.
Pamela Brambilla
Come era facile prevedere la chiesa della frazione, pur spaziosa, questo pomeriggio non è riuscita tutti gli intervenuti per tributare l'ultimo saluto ad una ragazza descritta dagli amici, anche dall'altare, come “solare, sincera, piena di vita e con una buona parola per tutti”. Non è stato dunque facile per don Antonio, affiancato da don Luca (suo predecessore alla guida della parrocchia di Sala) e dagli altri sacerdoti dell'Unità Pastorale oltre a don Andrea di Pascolo-Vercurago, trovare le parole per consolare chi ha avuto modo di conoscere e apprezzare Pamela, catechista e volontaria in Oratorio, “gioiosa perché sapeva accogliere”, “donna di fede” che ha “donato il suo tempo per rendere bella e accogliente la comunità”.
Un vero esempio per quei ragazzini che oggi le dicono grazie: “con la sua spontaneità – ha asserito il celebrante durante l'omelia impostata sul dolore innocente filtrato attraverso l'esperienza di Giobbe – ha detto loro che Dio ama tutti, non è lontano da nessuno”.