Reintegro del personale sanitario non vaccinato: 22 i dipendenti dell'ASST interessati

Uno degli striscioni apparsi al Manzoni nel marzo 2020
per sostenere il personale sanitario nel periodo più drammatico della pandemia
22 persone in tutto. Un nulla se rapportato alla pianta organica complessiva di quella che è a tutti gli effetti - per nella sua particolarità - la più grande azienda del nostro territorio. Sono solo 22 i dipendenti dell'ASST di Lecco ad oggi sospesi per violazione dell'obbligo vaccinale e dunque interessati dalla novità annunciata nei giorni scorsi dal neo ministro della Salute Orazio Schillaci che, dopo aver trasformato da giornaliero a settimanale il bollettino covid, ha altresì anticipato l'intenzione del nuovo Governo di reintegrare prima della data prefissata (il 31 dicembre) gli operatori sanitari non "in regola" con le vaccinazioni. Tra Manzoni, Mandic, Umberto I e presidi territoriali, all'1 novembre 2022, risultano forzatamente a casa 11 operatori socio sanitari (Oss), 5 infermieri, 2 tecnici sanitari e poi un assistente amministrativo, un tecnico, un'ostetrica e un dipendente del settore riabilitativo. 22 in tutto per l'appunto. Pochi, a livello locale, per un provvedimento giustificato nel suo insieme dal titolare del Ministero facendo anche riferimento alla "preoccupanti carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture", carenza che forse forse necessiterebbe di investimenti ben più significativi.
In ogni caso, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, per bocca del suo presidente Filippo Anelli, ha accolto con favore l'annuncio di Schillaci. "Noi è da luglio che chiediamo un intervento perché il tempo dell'obbligo vaccinale anti Covid per i sanitari è finito, vista la situazione epidemiologica e della stessa malattia, che è molto cambiata. Su questo dobbiamo tornare a una normalità, ovvero ad adottare i provvedimenti ordinari previsti dalla legge 81: il direttore generale e il medico competente possono stabilire quali sono le regole di sicurezza e come determinare una corretta gestione del persone negli ospedali".
Contrario invece Walter Ricciardi, già consigliere dell'ex ministro Roberto Speranza. Il professore, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, ha parlato di "errore gravissimo" in riferimento al lasciare gli operatori non vaccinati a contatto dei più deboli in ospedale, nel rispetto del personale stesso e soprattutto dei pazienti.
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