PAROLE CHE PARLANO/100

Traguardo

Un lungo percorso attraverso le parole per scoprirne il significato e l'origine, e per dare a ciascuna di esse la giusta importanza. A volte saremo rimasti sorpresi da qualche termine, altre volte saremo riusciti a ripescare la sua storia in quell'angolo della memoria in cui era rimasta sopita: in ogni caso, uno degli scopi del lavoro che mi sono posto in questi anni, fino al traguardo delle cento parole, è stato comprendere che anche nelle radici della nostra lingua, e quindi della nostra storia, si fonda l'identità nazionale. Tutto vero, però è stato anche divertente.

Perfino la parola traguardo ci permette di curiosare nel passato. Se la scomponessimo, scopriremmo che è costituita da tra e guardo, guardo attraverso. Effettivamente, è usata anche per dispositivi ottici, astronomici, geodetici, militari, per il puntamento e il rilevamento di una posizione. Il traguardo, pertanto, è un punto verso cui spingere lo sguardo. In una competizione sportiva, un atleta trova appagante vedere il traguardo avvicinarsi sempre di più e tagliarlo per primo, tuttavia sa molto bene che è solo gloria di un momento e si pone subito nuovi obiettivi; un giovane che si laurea conquista un importante traguardo, ma anche per lui è solo una tappa di un lungo cammino. Quella meta che ci proponiamo di raggiungere è lì, davanti a noi, ma nel momento stesso in cui la oltrepassiamo, ci accorgiamo che noi stessi l'abbiamo spostata ancora più in là, in un futuro ancora da realizzare. Come ci suggerisce il termine stesso, il traguardo dovrebbe quindi essere sempre davanti a noi, mai dietro.