Ombriaco: patol e nusit in gran quantità per festeggiare San Vincenzo
Lo si era capito già dai botti pomeridiani: la festa di San Vincenzo a Ombriaco quest'anno è tornata a essere festa vera, come prima della pandemia, con la partecipazione ovviamente degli abitanti della frazione ma anche di quanti da fuori hanno voluto rispettare una tradizione che lega indissolubilmente fede e... buona cucina.
I patol
La sera della vigilia (ieri) è dedicata infatti da sempre alla degustazione dei patol (gustosi ravioli con un abbondante ripieno di carne) e dei nusit (dolcetti fritti con pasta ottenuta miscelando farina, zucchero, uova, olio e lievito).
L'associazione Amici di Ombriaco, per ospitare i commensali ha allestito una tensostruttura, mettendo poi al fuoco qualcosa come 200 chili di patol, conditi poi con abbondante burro fuso e parmigiano grattugiato.
Discorso analogo per i nusit. 420 chili quelli fritti solo dagli Amici di Ombriaco, con la cena servita anche al circolo Fe.na l.c., gremito di commensali come la tensostruttura.
I nusit
Le caratteristiche cantine, aperte per l'occasione, hanno poi ospitato gli avventori per degustare un buon bicchiere di vino. Momento clou della serata, il grande spettacolo pirotecnico che, con i suoi sfavillanti colori ha illuminato oltre le pendici della montagna, anche i volti di chi è tornato ad ammirarli.
Questa mattina è stata celebrata la messa, cui seguirà il pranzo e nel pomeriggio la grande tombolata.
