Confindustria: il vice presidente Orsini ospite a Lecco, incontro sulla Legge di Bilancio

Il Vice presidente nazionale di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco Emanuele Orsini è stato protagonista dell’incontro, che si è tenuto il 19 gennaio, dedicato alle imprese associate a Confindustria Lecco e Sondrio con un intervento focalizzato in particolare sulla recente Legge di Bilancio.
“Ci troviamo in un periodo di incertezza nel quale è particolarmente difficile fare previsioni perché gli elementi in gioco sono diversi, dalla fine della guerra a cosa succederà con l’energia, oltre ai reali effetti della pandemia dal punto di vista finanziario ed economico” ha evidenziato Emanuele Orsini. “È però anche vero - ha continuato - che la crescita già acquisita del PIL per il 2022 è al +3,9%; possiamo quindi dire che il nostro sistema nel complesso ha tenuto e questo grazie agli investimenti delle imprese, che nel 2022 sono cresciuti del 18,9% rispetto al 2019”.
“L’incremento dei prezzi delle materie prime che ha fatto aumentare anche il costo dei nostri prodotti - ha poi aggiunto - non ha frenato le nostre esportazioni, arrivate al record di 600 miliardi con un +8,9% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Il prezzo dell’energia al momento sembra essersi calmierato, ma ci chiediamo che cosa succederà a settembre e ottobre quando dovremo nuovamente pensare alle nostre scorte”.
“In questo quadro - ha proseguito il Vice presidente - la parte più importante che manca in questa Legge di Bilancio è lo spazio dedicato agli investimenti: al Governo noi abbiamo chiesto di spingere con strumenti come il credito d’imposta o il sostegno a Industria 4.0, che è sicuramente un grande aiuto per le imprese”.


Emanuele Orsini e Plinio Agostoni

“Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse - ha detto ancora Emanuele Orsini - credo sarebbe più utile concentrarsi su misure di sistema, trasversali ai settori. Rispetto al tema del cuneo contributivo, che come sapete bene per noi è centrale, la richiesta di Confindustria era di investimenti più forti, perché in un momento come questo sarebbe importante dare un aiuto in più alle persone che lavorano nelle nostre aziende, la cui capacità di spesa è stata ridotta dagli incrementi significativi soprattutto nelle bollette energetiche, ma le risorse a disposizione non erano evidentemente sufficienti, tenendo conto che c’era da affrontare anche il tema dell’energia sulla quale si sono concentrati nel complesso circa 21 miliardi. Ma si può fare di più per allineare il nostro costo del lavoro a quello europeo, e io credo che rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale, e anche il sostegno agli investimenti, sia un obiettivo che dobbiamo darci da qui alla fine del 2023” ha chiosato, con un accenno al fatto che maggiori risorse debbano venire in prospettiva futura da una revisione dei costi della spesa pubblica.
In materia di finanza, ha inoltre osservato Emanuele Orsini che “speriamo si introducano flessibilità nelle regole bancarie europee per consentire nuove operazioni di moratoria, che darebbero un aiuto importante soprattutto a chi ha sostenuto costi energetici abnormi”. E sempre all’ambito continentale è collegato l’aspetto centrale della transizione ecologica, della quale si condividono i principi, ma da gestire con attenzione per non danneggiare il sistema produttivo e con esso l’intero Paese. “L’Europa che ha gestito bene l’emergenza pandemica, soprattutto per quanto attiene la disponibilità dei vaccini - ha detto il Vice presidente Orsini - non ha avuto lo stesso atteggiamento di fronte alla grave crisi energetica, e non è questo ciò che vogliamo”. Così come non sarebbe condivisibile da parte dell’Europa un approccio alla transizione ecologica che risenta di forzature ideologiche, con la conseguenza di creare effetti distorsivi al proprio interno e pesanti gap competitivi nel confronto con le grandi potenze economiche globali.
“Ringrazio l'amico Emanuele Orsini per l’analisi lucida e articolata della Legge di Bilancio letta nel contesto europeo e mondiale” ha evidenziato il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Plinio Agostoni. “Da parte nostra, nell’interlocuzione con le Istituzioni, occorre avere la capacità di fare sistema così che le risorse non vengano disperse in interventi parcellizzati e quindi inefficaci, ma concentrate su misure di sistema quali la forte ripresa agli investimenti nella logica di Industria 4.0 e il forte taglio al cuneo fiscale” ha concluso.
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