Lecco, luna park: polemiche e lamentele a fatica lasciano il posto alla spensieratezza

Divertimento al sapore agrodolce per i giostrai e gli avventori del Luna Park del Bione, il tradizionale appuntamento primaverile con la spensieratezza che quest'anno ha suscitato non poche polemiche in città: le attrazioni, infatti, sono state piazzate non nella solita area, bensì in una striscia di parcheggi.

"Siamo in ritardo di due settimane sulla tabella di marcia, chi ci restituisce questi 15 giorni di non lavoro?" hanno lamentato gli operatori. Lo spiazzo solitamente destinato al parco divertimenti, infatti, non solo quest'anno non è stato messo a disposizione dall'amministrazione ma nemmeno è stato aperto per permettere alle auto di parcheggiare, con la conseguenza che le macchine sono state piazzate lungo la strada cosiddetta "della dogana" e in altri spazi poco indicati.

"Sono ottant'anni che la mia famiglia viene "adottata"  dalla città di Lecco per questo appuntamento - ha commentato Ferdinando Molteni, giostraio di Canzo - ma quest'anno abbiamo avuto davvero tante, troppe, difficoltà: ci siamo sempre dovuti procurare tutto da soli, mettendoci d'accordo tra noi giostrai per riuscire a reperire un impianto elettrico adeguato e fornire l'area di servizi igienici, ma quest'anno, con questa novità poco gradita, abbiamo dovuto far fronte anche ad altre problematiche, anzitutto quella della sicurezza".

I giostrai hanno infatti provveduto di tasca loro a predisporre una recinzione (di fatto una rete di quelle utilizzate di solito nei cantieri) per scongiurare possibili incidenti, vista la vicinanza del Luna Park con la strada, che non è stata chiusa.
"Abbiamo davvero speso tantissimo soldi, e se avessimo dovuto basarci solo sul lato economico non saremmo stati qui oggi: se il tempo rimane bello e se tutto va secondo i piani, riusciremo giusto a ripagarci le spese. Se abbiamo deciso di venire, è perché ormai siamo affezionati alla città e veniamo sempre accolti bene dai lecchesi. Abbiamo dovuto parcheggiare la roulotte a Bergamo perché qui era tutto pieno: ogni giorno dovremo percorrere 30 chilometri in auto per venire qui; siamo veramente indignati" ha affermato la padrona del banchetto di tiro a segno.

"E' scandaloso che l'amministrazione non abbia mai pensato di predisporre un'area feste, cosa peraltro presente in tutte le città, costringendo le giostre in questo spazio angusto. Dopotutto, il solito spazio non è ancora stato adibito a cantiere, e l'amministrazione avrebbe potuto concederlo un'ultima volta prima che inizino i lavori per la caserma dei Vigili del Fuoco. Nessuno mai pensa di sfruttare l'area feste di Pasturo, peraltro comoda da raggiungere grazie al tunnel che da Lecco "sbuca" a Ballabio: mettere il Luna Parkl lì sarebbe stato perfetto e avrebbe oltretutto portato alla Valsassina nuove preziose risorse" ha affermato un avventore.

Spaccati a metà i pareri di quanto hanno deciso di trascorrere il loro sabato alle giostre: i più grandi, infatti, lamentano le problematiche evidenziate dai giostrai, mentre i più piccoli vedono, nonostante tutto, il lato positivo. "Mi piace venire al Luna Park e, anche se l'anno scorso era più bello, anche qui non è male e il fatto che le giostre siano disposte ai lati di questo "corridoio" rende tutto più ordinato" ha commentato un giovanissimo. "Preferisco questa location: quella dell'anno scorso non era asfaltata e la polvere dava davvero fastidio" ha proseguito un suo amico. Altra problematica sollevata dai ragazzi è stata la lontananza dalla stazione: "non ho ancora la patente e quest'area è lontana dalla stazione e un po' pericolosa da raggiungere visto che non è servita dalla ciclabile: oltretutto venendo dalla stazione di Maggianico non ci sono strisce pedonali nelle immediate vicinanze e si è costretti ad attraversare la strada in curva, dove la visibilità è ridotta" hanno affermato alcuni giovani.

Sempre presente sul posto un'ambulanza, per offrire soccorso nel malaugurato caso che succeda qualcosa: "per ora, fortunatamente, non è successo nulla. In ogni caso siamo sempre qui, pronti ad intervenire" hanno commentato i volontari. 
Una situazione sicuramente non piacevolissima, ma che si ripropone in ogni caso di offrire ai lecchesi un po' di svago e di spensieratezza: "noi siamo qui perché crediamo in quello che facciamo e perché vogliamo portare un po' di divertimento, che non è di certo da sdegnare in questi tempi difficili" ha concluso un giostraio.
G.M.
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